PADOVA. Scacco alla solitudine d'estate. È entrata nel vivo la decima edizione del progetto "Un'estate diversa" in piazza Castello 15, sede del Centro diurno "Anziani a casa propria". Il calendario di appuntamenti tra danze, balli e momenti conviviali per la terza età, prosegue a ritmo serrato. In questi giorni filò, arte e antichi mestieri. «I nostri anziani che frequentano il Centro si raccontano attraverso il fare e la trasmissione dei loro antichi saperi ma sempre tanto attuali e da apprezzare - spiega la presidente dell'associazione "Anziani a casa propria", Giusy Di Gioia - Sono oggetti frutto di entusiasmo, competenza, attenzione e raffinatezza, tutti fatti a mano». E aggiunge: «L'estate svuota la città per dare spazio alle vacanze; gli anziani desiderano rendere questa estate diversa, trasmettendo la loro umanità a chi rimane in città. Vuoi trascorrere un'estate diversa? Assieme alla Cooperativa sociale Fai Padova e ad associazioni presenti nel territorio intendiamo favorire, in luglio e agosto, l'incontro tra le persone, il prendersi cura delle persone sole e in grave difficoltà, la realizzazione della solidarietà tra le generazioni, la possibilità di crescita culturale attraverso la conoscenza degli spazi urbani e dei beni artistici esistenti».
Il calendario di "Un'estate diversa" continuerà con anguariate, pranzi comunitari, serate in compagnia della Comunità di Sant'Egidio. A settembre grande mercatino dei lavori realizzati dagli anziani ospiti: sciarpe, centrinini, presine, lavori a maglia, all'uncinetto, pitture, ricami, intarsi su stoffa, cuscini, bambole, vasi, oggettistica che esce da mani sapienti, per età e per maestria. L'associazione presieduta da Di Gioia si propone così di promuovere ad ogni livello la cultura della domiciliarità e della solidarietà tra le generazioni, la permanenza della persona anziana nella sua casa, nel suo ambiente di vita, tra i familiari e gli amici. A tal fine ha elaborato un percorso articolato sull'intero anno, non solo d'estate, per sconfiggere l'isolamento e l'emarginazione, investire nelle capacità residue e nell'incontro tra giovani e meno giovani, consapevoli che il benessere di una società simisura nella sua capacità di custodire quegli scrigni di vita impreziositi dagli anni.
(F.Capp.)