Le luci del Colosseo che si spengono. Restano solo quelle delle centinaia dr fiaccole. Tante luci accese simbolicamente per impedire che cali la tenebra sulle persecuzioni contro i cristiani in Siria, Nigeria, Pakistan, Iraq, in Ossiria in India. È la fiaccolata di ieri sera della Comunità di Sant'Egidio organizzata con la Comunità ebraica di Roma e Roma Capitale (foto Siciliani). Sul palco, davanti alla scritta «Solidarietà con i cristiani vittime di discriminazione e persecuzione», il fondatore di Sant'Egidio Andrea Riccardi ha evocato lo spirito del dialogo di Assisi, ricordando che la pece è iscritta nel cuore di ogni religione. Per il direttore di "Shalom", Giacomo Kahn, il tentativo nazista di arrivare a una Europa «juden-frei», senza ebrei, è oggi messo in atto da quei Paesi islamici che si vorrebbero «christian-frei». «Non potevamo rimanere indifferenti - ha aggiunto il presidente della Comunità ebraica romana Riccardo Pacifici - perché l'insegnamento dei sopravvissuti è di ricordare la Shoah perché ad altri non accada ciò che è successo a noi». Tra gli altri interventi, un'eritrea, un cristiano della Siria e il sindaco Ignazio Marino. 

(L.Liv.)