| 13 Luglio 2014 |
Aleppo. «Un piano Ue per corridoi umanitari» |
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E' ancora guerra in Siria, nonostante le crisi irachena e mediorientale stiano monopolizzando l`attenzione delle cronache. Due giorni fa l`Osservatorio siriano peri diritti umani ha reso noto il bilancio di oltre tre anni di conflitto: le morti documentate sono più di 170mila, un terzo delle quali fra i civili e di questi più di 9.000 sono bimbi.
L`orrore è quotidiano. Solo una settimana fa sei fratelli (il più grande di 13 anni) sono rimasti uccisi assieme ai loro genitori in un raid aereo condotto dalle forze di Bashar al Assad nella provincia di Dael. Mentre 30mila persone sono state "evacuate" dall`Isis dal villaggio di Chuheil (a Est del Paese). Quattordici civili (tra cui donne e bambini) sono stati "giustiziati" per collaborazionismo giovedì da un gruppo di ribelli a Khatab, nella provincia di Hama. E poi Aleppo, la città martire. La guerra vi infuria dal luglio del 2012. La città è stretta tra i raid aerei dell`esercito di Assad e i colpi di mortaio lanciati dalle postazioni dei ribelli al Nord. Mentre l`Isis ha ridotto l`accesso all`acqua della popolazione dopo aver preso il controllo delle pompe idrauliche del Lago Assad. Un assedio sfinente.
Il fondatore della comunità di S. Egidio, Andrea Riccardi, ha lanciato un appello per la creazione di un corridoio umanitario e la fine dei combattimenti nella terza città cristiana del mondo arabo: «Accade qualcosa di terribile, ma viene ignorato oppure si assiste rassegnati - ha detto Riccardi -. Si soffre la fame e la mancanza di medicinali. C`è l`orribile ricatto dell`acqua La morte viene da ogni parte: passando per tunnel sotterranei, si fanno esplodere palazzi "nemici"». Proprio sotto le macerie di un tunnel, ieri, è stato tratto in salvo un neonato di due mesi (il video del salvataggio è sul sito di Avvenire): un segnale di speranza, e insieme la dimostrazione che la popolazione continua a resistere.
Il semestre di presidenza europeo e la recente nomina di De Mistura a inviato speciale Onu impongono all`Italia un ruolo predominante nella promozione e diffusione dell`appello di Riccardi, come ha tenuto a sottolineare anche l`onorevole Mario Marazziti (Pi) che, assieme all`onorevole Lorenzo Dellai (Sc), ha rivolto un`interpellanza urgente al governo: «Prendendo atto dell`impegno e dell`attenzione del governo italiano nell`area di crisi siriana, ma di fronte alle difficoltà della comunità internazionale ad individuare una soluzione efficace per questo conflitto, chiedo all`intero governo di sottoscrivere l`appello "Save Aleppo" e di portarlo in Europa».
Matteo Marcelli
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