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Per certuni politici le campagne elettorali si giocano in largo anticipo e si appiattiscono sempre sulle stesse questioni relative ad interventi di ordine securitario. La nuova Lega Nord di Salvini combatte contro vecchi nemici: i "pericolosi" clandestini e gli indesiderati rom. Ma davvero i migranti e i rom rappresentano un'emergenza assoluta? Molti cittadini di buon senso ritengono che la povertà, la nera miseria, le difficoltà di relazione si possano oltrepassare solo con un valido approccio culturale di coesione, di comprensione, di rispetto, di apertura. Il rifiuto netto di capire l'altro e il tentativo maldestro di addomesticare i "problemi" testimoniano un'incapacità di diventare società moderna e plurale. Il segretario Salvini e gli altri valorosi del Carroccio sono convinti, conducendo una caccia grossa agli ultimi della terra, di vellicare continuamente la pancia d'un certo elettorato e di trarne un facile consenso. La politica assennata, però, deve stare attenta a non fare passi falsi. Chi divide implacabilmente la gente in "buona" e "cattiva", in "virtuosa" e "dissoluta", può diffondere la pianta mefitica del razzismo. Ma veramente i mali del mondo sono i migranti e i rom? Differenziare gli uomini è un'aberrazione, che va ad alta voce denunciata: il nauseabondo seme della xenofobia, del razzismo, prospera in un terreno di misere parole, di fatti odiosi, che, invece di compattare, non fanno altro che innalzare insensibili steccati. Perché questa voglia malsana di individuare a tutti i costi un "nemico" da punire? Mario Marazziti, portavoce della Comunità di Sant'Egidio, sostiene che "la politica italiana sulla questione zingari è perdente". Chi prospetta una "emergenza rom" da risolvere bruscamente con gli sgomberi e con gli interventi di ordine pubblico racconta una storia falsa. Marazziti da sempre ritiene che "gli zingari, buoni o cattivi, avrebbero diritto a vivere umanamente e non con i topi". L'unica politica accettabile, lungimirante, è quella che favorisce l'inclusione, l'interazione, la scolarizzazione, l'inserimento nel mondo del lavoro, l'educazione alla cittadinanza.
Marcello Buttazzo
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