Volontari cercasi, da impiegare nell'arco delle feste a fianco dei bisognosi, gli "ultimi" di ogni giorno, soprattutto a Natale. L'appello arriva ancora una volta da Trieste Altruista, la sigla scesa anche quest'anno in campo a supporto della Comunità di Sant'Egidio per l'allestimento del pranzo di Natale, ospitato per l'occasione alla Stazione Marittima nel giorno del 25 dicembre.
Anche il volontariato si avvale di (virtuali) "contratti a tempo determinato", dov'è possibile aderire per un giorno o qualche ora a un progetto su scala cittadina che parla di aiuto, ascolto e assistenza, di vario tipo. Il clima di Natale amplifica le esigenze ma il programma della Comunità di Sant'Egidio e di Trieste Altruista rimane semplice quanto intenso, ovvero saper fornire un pranzo caldo e molta compagnia ai diseredati della vita, agli anziani soli, ai profughi, agli extracomunitari. Una missione che al di là di un menù accettabile, richiede inoltre un'integrazione delle forze nei vari settori dell'iniziativa, dalla cucina ai tavoli, sino all'accompagnamento e all'animazione.
Per chi intende spendere il Natale in tale veste è possibile rivolgersi, e subito (entro venerdì) al 3355945470, il numero di riferimento di Trieste Altruista in grado di fornire dettagli e informazioni sul progetto benefico. Il programma nel complesso richiede una disponibilità anche alla vigilia di Natale (qualche ora nel pomeriggio) per avviare i lavori di allestimento nel salone della Stazione Marittima, mentre a Natale il percorso inizia attorno alle 10 e si conclude solitamente, brindisi più, brindisi meno, attorno alle 17 circa.
Chi può aderire? I requisiti in realtà non sono certificabili ma parlano in generale di una età da maggiorenne, buona volontà e pazienza, mentre  l'esperienza, almeno qui, è fortunatamente un optional.
Lo scorso anno furono una ventina i volontari sfornati da Trieste Altruista in aiuto dell'iniziativa della Comunità di Sant'Egidio, edizione del "Natale della solidarietà" che radunò circa quattrocento commensali all'interno della parrocchia di San Giacomo.
E chi dispone di qualche ora a Capodanno, può invece aderire all'altra forma di assistenza accanto ai deboli nell'animo, visitando i frequentatori della Stazione Centrale e soccorrerli con il semplice dono di qualche panino e del tè caldo, altra piccola missione che attende proseliti da schierare sul campo e per poco meno di un'ora.
Durante il resto dell'anno, Trieste Altruista resta aperta ad altre fonti di solidarietà e di interventi, integrando progetti che parlano ancora di conforto ai senza dimora ma anche di assistenza agli anziani, di doposcuola per i bimbi (dalla terza classe della scuola primaria alla terza della secondaria) e persino di giardinaggio e di cura di animali, nello specifico dei gatti randagi che razzolano all'interno dell'Ospedale Maggiore. Ulteriori spunti? Non vi basta? Beh, li potete trovare visitando il sito www.triestealtruista. org.