Un momento di riflessione per il dramma dei profughi morti nel Mediterraneo durante i «viaggi della speranza» che, spesso, si trasformano in un incubo di morte e disperazione. E' quanto propone la Comunità di Sant'Egidio nel consueto incontro nella parrocchia di San Salvatore a Vercelli. Venerdì 29 maggio alle 18, nella chiesa di corso Libertà saranno ricordate le centinaia di esseri umani annegati, soltanto quest'anno, nel Mediterraneo ma si stima che, negli ultimi 15 anni, siano oltre 25mila le persone morte per naufragio. Molte delle quali, oltre a non avere un'identità, non avranno mai neppure una giusta sepoltura.
L'incontro in San Salvatore, promosso dalla Comunità di Sant'Egidio in tutta Europa, intende aiutare a ritrovare radici e valori di una rinnovata accoglienza perchè il Mediterraneo non sia più trasformato in un immenso cimitero. Anche una sola vita persa durante i viaggi verso l'Europa è una sconfitta per tutti e non può lasciare indifferenti. La preghiera di venerdì in San Salvatore intende rendere la dovuta memoria e affidare al Signore i nomi e le storie di quanti non sono riusciti a superare quel viaggio per iniziare, come direbbe Papa Francesco, una nuova vita alla ricerca, come tutti, della serenità.
Piermario Ferraro
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