| 30 Settembre 2015 |
Diocesi: momento di preghiera promosso dalla Comunità di Sant'Egidio |
Rifugiati, veglia in Santa Cristina |
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«Morire di speranza». Era questo il titolo della veglia di preghiera per i rifugiati promossa dalla Comunità di Sant'Egidio che si è svolta mercoledì sera nella chiesa di Santa Cristina, in borgo Santa Caterina.
La veglia - che ha visto la partecipazione di un centinaio di persone, tra cui numerosi ospiti della Caritas e diverse Missionarie Saveriane - era in memoria di quanti perdono la vita nei viaggi della speranza verso l'Europa.
Durante la serata i presenti hanno potuto godere di momenti di silenzio e raccoglimento per riflettere e pregare.
Sopra l'altare per l'occasione sono stati inoltre posizionati dei pannelli che riportavano alcune immagini relative agli sbarchi e agli spostamenti dei migranti. La comunità di Sant'Egidio non è nuova a questo tipo di iniziative.
Nei mesi scorsi era stata infatti celebrata una messa per i senzatetto (un gruppo di volontari infatti settimanalmente si reca in stazione e in altre zone della città per portare generi alimentari e coperte alle persone povere e bisognose).
Ogni anno inoltre, a Natale, si svolge il tradizionale pranzo per i poveri e gli anziani soli. Si tratta di un appuntamento molto sentito dalla città a cui partecipano centinaia di bisognosi e decine di volontari, che trascorrono così un Natale diverso dal solito mettendosi al servizio di chi è solo e si trova in difficoltà.
La comunità di Sant'Egidio è infine impegnata in diversi servizi a favore degli anziani soli e bisognosi ospitati in varie strutture cittadine.
Luca Molinari
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