Università stranieri.Corso per mediatori europei intercultura e coesione sociale

"L'immigrazione, da tempo al centro del dibattito nazionale ed europeo, non può essere ridotta a materia di scontro ideologico e politico. Si tratta al contrario di una chance in più per la nostra società a partire dal significativo calo demografico a cui assistiamo da anni nel nostro Paese". Lo afferma una nota congiunta della Comunità di Sant'Egidio e dell'Università per stranieri di Perugia, promotori del primo Corso di "Alta formazione per mediatori europei per l'intercultura e la coesione sociale". L'obiettivo è valorizzare la presenza di stranieri ormai 'nuovi italiani' per puntare sull'integrazione come una delle chiavi che aprono al futuro la società".
Il corso, definito "il primo del genere a livello nazionale", è stato inaugurato il 14 gennaio a Perugia, nella sede dell'Università per stranieri ed è pensato, per studenti italiani e stranieri, nella prospettiva di fornire specifiche conoscenze e approfondimenti culturali in settori e problematiche ad alto profilo professionale, per un raccordo ottimale con il mondo educativo, il mercato del lavoro e con le realtà territoriali in cui la figura del mediatore interculturale può operare. Accanto alla formazione di specifiche competenze relative alla mediazione interculturale in società plurali, quali quella italiana, il Corso offrirà una piattaforma di conoscenze storiche e culturali sulle aree di provenienza degli immigrati e sulle situazioni di conflitto, spesso all'origine dei flussi migratori.
Avviato il 14 gennaio scorso, terminerà il 31 luglio prossimo. La durata è di 500 ore, 200 in aula e 300 di tirocinio; si tiene a Roma, nella sede della Comunità di Sant'Egidio.