La pena di morte non è giustizia. Domani l'incontro al Pedrocchi

Il recente appello di Papa Francesco per una moratoria della pena capitale nell'anno del giubileo è un fatto importante e certo nuovo nella storia della Chiesa. È una proposta rivolta anzitutto ai cattolici ma che porta con sé un messaggio universale: si riconosce infatti che "le società moderne hanno la possibilità di reprimere efficacemente il crimine senza togliere definitivamente a colui che l'ha commesso la possibilità di redimersi".
Al discorso del Papa hanno fatto eco le parole pronunciate dal Presidente Mattarella, ricevendo di recente al Quirinale i ministri della Giustizia e i rappresentanti di 30 paesi del mondo riuniti dalla Comunità di 
Sant'Egidio per il Congresso internazionale " A World without the Death Penalty" (Dobbiamo costruire un mondo libero dalla pena di morte). Si tratta di un traguardo sempre più concreto. Gli Stati europei hanno rinunciato alla pena di morte, anzi- come ha sottolineato il Presidente della Repubblica - «non può esserci Europa senza il rispetto della vita».
Globalmente in questi anni si è assistito alla crescita del numero dei Paesi che hanno abolito la pena di morte: anche l'Africa si avvicina ad essere un continente senza più esecuzioni. All'Assemblea generale dell'ONU la Risoluzione per una moratoria universale della pena capitale ha avuto 117 voti a favore, e 33 contrari nel 2014. È questo un successo della sinergia tra l'azione del governo italiano e la società civile: un lavoro dal basso portato avanti con tenacia dalla Comunità di 
Sant'Egidio attraverso numerose iniziative, come "Città per la vita", oggi un movimento di più di 2.000 città nel mondo contro la pena di morte.
La storia di questa intelligente diplomazia umanitaria è raccontata da Mario Marazziti - uno dei fondatori della Coalizione mondiale contro la pena di morte, ora presidente della commissione affari sociali della Camera dei deputati-in un libro dal titolo "Life: da Caino al Califfato, verso un mondo senza pena di morte" (Francesco Mondadori, 2015). Un libro sulla vita: "l'arte di vivere che si scopre assieme alle famiglie delle vittime, ai condannati, agli innocenti, mentre si fa un viaggio in luoghi sconosciuti".
Mario Marazziti ne parlerà a Padova presso la Sala Rossini del Caffè Pedrocchi giovedì 3 marzo alle ore 20.45, con il costituzionalista Mario Bertolissi, il delegato vescovile per la cultura Giovanni Brusegan, il magistrato Vittorio Borraccetti, il direttore del centro diritti umani Marco Mascia e Alessandra Coin della Comunità di 
Sant'Egidio. "Non c'è giustizia senza vita" è lo slogan delle citta contro la pena di morte. Sì, la vita è la cosa più importante. E il sogno di abolire finalmente la pena capitale si sta realizzando.


[ Mirko Sossai ]