La vita dei migranti raccontata a duemila ragazzi delle scuole

Il bilancio dell'iniziativa verrà presentata domani al Ducale
Sant'Egidio ha accompagnato i profughi in undici istituti

La convivenza tra italiani e immigrati s'impara a scuola. E la scuola è al centro del progetto sull'immigrazione che la comunità di Sant'Egidio presenterà domani pomeriggio a Palazzo Ducale. S'intitola "Storie di una diversa giovinezza" ed è il racconto del viaggio intrapreso quest'anno da un gruppo di studenti universitari e di migranti. L'appuntamento è dalle quattro alle sei, nella Sala del Maggior Consiglio. Lì i ragazzi racconteranno la loro esperienza proiettando dei video e suonando musica dal vivo.
«I video sono stati realizzati dagli alunni delle scuole e sono la sintesi del lavoro fatto in classe», riassume Andrea Chiappori, responsabile della comunità di Sant'Egidio di Genova. «Quest'anno - racconta - abbiamo cominciato un percorso. Abbiamo portato nelle scuole la vita dei migranti, abbiamo unito la loro esperienza alla nostra, e ora stiamo raccogliendo i primi risultati di questa integrazione». Il progetto è partito all'inizio dell'anno scolastico, ha riguardato 11 scuole superiori, 100 classi, 2.000 studenti. Le classi coinvolte hanno ricevuto ciascuna la visita di 2 migranti e di 2 studenti universitari.
In ogni classe gli alunni hanno ascoltato il racconto, fatto dai migranti con l'aiuto degli studenti, della fuga dalla disperazione e verso l'Italia. «Ne è nato un dialogo con gli studenti che ha scaldato le platee, al punto che in diverse scuole hanno voluto partecipare anche i bidelli e il personale amministrativo che si sono uniti alle classi per ascoltare le storie di questi giovani».
La comunità di Sant'Egidio ha una trentennale esperienza nell'insegnamento dell'italiano agli immigrati. Non si occupa, però, di centri di accoglienza e perciò, per realizzare questo progetto, si è avvalsa della collaborazione della Fondazione Migrantes, che fa capo alla chiesa cattolica e a Genova gestisce i centri di Coronata, via del Campo, San Martino. Al progetto hanno inoltre collaborato la Fondazione Palazzo Ducale, che ha offerto gli spazi del convegno di domani, e l'Ufficio scolastico regionale, che ha fatto da ponte con le scuole.
«L'iniziativa sta già producendo dei frutti», racconta Sergio Casali, insegnante di religione e volontario della comunità di Sant'Egidio. «Ogni giovedì sera un gruppo di universitari va nei centri della Fondazione Migrantes, a insegnare l'italiano agli stranieri. E con regolarità un gruppo di immigrati sta facendo volontariato nelle case di riposo per anziani. Li ha colpiti il fatto che tanti vecchi finiscano negli ospizi, da loro restano a casa con le famiglie. Dovremmo rifletterci e trarne un insegnamento».