Folla alle mense, la povertà non va in vacanza

La maggior parte dei napoletani trascorrerà le ferie a casa, comunità di Sant'Egidio al fianco dei bisognosi

Traffico monodirezionale, in entrata ma non in uscita. Anche quest'anno, per la maggior parte dei residenti all'ombra del Vesuvio, il Ferragosto sarà 'domestico'. I più 'fortunati' riusciranno a concedersi, prima della fine dell'estate, qualche giorno in qualche località vicina, contando sull'ospitalità di amici e familiari. Non oggi, però.
Accanto i turisti a contribuire al pienone che si registra nel capoluogo sono i tantissimi residenti che trascorreranno la giornata in famiglia o, al più con gli amici, ma pur sempre in città. La crisi morde, non ha mai smesso di farlo, ma ad ogni anno che passa la situazione peggiora progressivamente dal momento che si dà fondo anche a quei pochi risparmi che qualcuno era riuscito a mettere da parte.
All'estremità di questa inarrestabile discesa del benessere sociale dai napoletani ci sono i senza tetto, i poverissimi, che ormai conquistano fette sempre più ampie del totale della popolazione. E come ogni estate, anche quest'anno, quando la vita dei poveri diventa più dura per la chiusura di centri di assistenza e luoghi di aggregazione, si fanno largo le comunità di Sant'Egidio della Campania che cercano di tendere una mano, per quanto possibile, a chi non conosce più differenza tra Ferragosto, Natale e un qualsiasi giorno dell'anno.
Folle di persone senza dimora, di famiglie in difficoltà economiche e di immigrati. Tutti seduti intorno alle tavole delle associazioni umanitarie attive sul territorio cittadino, provinciale e regionale. Nelle periferie di Napoli, a Scampia e Soccavo in particolare, a Giugliano, ma anche a Salerno, Aversa e Nola.. la comunità di Sant'Egidio sta organizzando feste che non sono soltanto un luogo di accoglienza per chi è in difficoltà, ma che intendono riempire l'estate vuota di senso di tanti. Invano, chi un lavoro non ce l'ha più, chi ha perso persino la propria casa schiacciato dalla crisi aspetta, invano, una risposta dalle Politiche sociali.