Corridoio umanitario con l'Etiopia

Finanziato dalla Cei

La Conferenza episcopale italiana (Cei) firmerà domani, giovedì 12 gennaio, un protocollo di intesa con il ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, per aprire un corridoio umanitario con l'Etiopia destinato ai profughi provenienti da Eritrea e Somalia, utilizzando per questo fondi dell'8x1000. La notizia è stata data ieri a Roma dal segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino, durante la conferenza stampa di presentazione della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato.
La decisione si inserisce nel progetto della Chiesa cattolica - annunciato nel novembre scorso - di aiutare, tramite Caritas Italiana e Fondazione Migrantes e insieme alla Comunità di 
Sant'Egidio, cinquecento profughi sudanesi, eritrei e somali che si trovano in condizioni di particolare vulnerabilità nei campi in Etiopia. Il modello è quello dei "corridoi umanitari", già sperimentato dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia, dalla Tavola valdese e dalla stessa Sant'Egidio, che ha consentito di accogliere negli ultimi mesi centinaia di profughi, soprattutto siriani. La Cei metterà a disposizione la cifra necessaria, a seconda dell'apporto che darà il Governo. Analoghi protocolli di intesa, informa la Comunità di Sant'Egidio, potrebbero essere siglati prossimamente con altre conferenze episcopali in Europa.