| 9 Ottobre 2010 |
Burkina Faso, basta bimbi 'invisibili' Sant'Egidio penserà all'anagrafe |
Importante protocollo d'intesa tra il Paese africano e la Comunità per costruire un sistema di registrazione al momento della nascita. Il programma "Bravo" aiuterà la fine dello sfruttamento dell'infanzia |
|
ROMA - Non ci saranno più bambini "invisibili" in Burkina Faso, costretti a crescere senza identità né diritti. Oggi a Roma è stato firmato nella sede dell'Onu di Trastevere un protocollo di intesa tra Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant'Egidio e Clement Sawadogo, ministro Interni del Burkina Faso, grazie al quale questo Paese si avvia ad essere il primo in Africa ad avere tutti i bambini registrati all'anagrafe.
La firma è una nuova tappa del progetto "Bravo" (Birth Registration For All Versus Oblivion) avviato dalla Comunità di Sant'Egidio neI 2008. Il Burkina Faso aveva già accettato di lanciare una campagna di registrazione delle nascite su tutto il territorio nazionale, rendendo completamente gratuita la procedura di registrazione tardiva delle nascite, che ha raggiunto nel primo anno di lavoro più di 3 milioni di persone. Con l'accordo di oggi si punta a promuovere la sostenibilità di tutto il sistema anagrafico, in modo da rimuovere le cause della mancata registrazione dei bambini al momento della nascita. Fra i paesi in via di sviluppo, infatti, uno su quattro presenta un tasso di registrazione delle nascite inferiore al 50 per cento (in Africa subsahariana si va dal 55% al 67% di non registrati).
"Il Programma Bravo aiuterà la fine dello sfruttamento dei bambini", ha commentato Mario Giro, responsabile delle relazioni esterne della Comunità. "A fine 2010 tutti i minori avranno un estratto di nascita", ha aggiunto il ministro Sawadogo. ""Bravo" - ha concluso Impagliazzo - contribuirà a sviluppare la democrazia, offrendo una maggiore stabilità al Paese".
Alberto Mattone
|
|
|