ROMA — La storia raccontata ieri mattina a Sant'Egidio è quella di un Paese povero che diventa ricco di risorse umane. Perché il Malawi, piccola nazione dell'Africa australe abituata a presidiare gli ultimi posti della classifica mondiale in materia di sviluppo, conosce da sei armi una realtà virtuosa che ha dimostrato di far paura persino al male dei mali africani, l'Aids. Si chiama Project Malawi e sforna cifre che fanno riflettere: 15mila persone prese in cura, 3.300 bambini nati sani da madri sieropositive, 13 centri clinici e laboratori, solo per parlare dell'impegno della Comunità di Sant'Egidio. E poi le iniziative degli scout malawiani, di Save the Children e del Cisp, che si occupano di educazione, cura degli orfani e microfinanza.
E' il felice incontro tra un progetto italiano e una gran voglia di rinascita africana, con personale del Malawi in prima linea. Ne hanno parlato ieri in tanti, tra cui l'amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, che ha visitato due volte il Paese: «Siamo partiti sei anni fa, quando tutto sembrava impossibile, ma siamo riusciti nel miracolo di porre un argine alla trasmissione dell'Aids da madre a figlio. E ciò vuol dire salvare un'intera generazione». Intesa che, insieme alla Fondazione Cariplo, ha messo a disposizione del progetto 18 dei 20 milioni di euro investiti e non ha intenzione di fermarsi qui: «Vogliamo continuare a lungo. Perché i numeri prodotti sono da "campionato del mondo"».
Sono i numeri di Dream, il programma di prevenzione e cura dell'Aids della Comunità di Sant'Egidio, che ormai è diventato il modello d'eccellenza scientifica per contrastare questa malattia in Africa: oltre ai Malawi è presente in altri 9 Paesi del continente e ormai coinvolge un milione di persone, che hanno usufruito di cure, educazione sanitaria e sostegno nutrizionale. Con l'orgoglio, soprattutto, di aver fatto nascere oltre 14mila bambini sani con la cosiddetta «prevenzione verticale». Insieme, europei e africani, medici e volontari, in collaborazione con tante, diverse istituzioni e con i governi locali. Oggi si incontreranno a Roma per la VII conferenza internazionale di Dream che vedrà la partecipazione di 19 ministri della Salute africani.