| 24 Giugno 2012 |
L'INTERVENTO |
Il cardinale Tarcisio Bertone sull'Africa: "Contro l'Aids l'accesso libero alle cure" |
Parole pronunciate alla VIII° Conferenza Internazionale Dream promossa dalla Comunità di Sant'Egidio 1. "Insopportabile - per il segretario di Stato Vaticano - la morte di madri e tanti bambini a causa della malattia; non possiamo pensare a loro come una generazione perduta. Nulla è perduto l'Africa è il continente della speranza" |
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"Non possiamo continuare a tollerare la morte di tante madri; non possiamo pensare a migliaia di bambini come una generazione perduta. Nulla è perduto: l'Africa ha sufficienti energie ed è il continente della speranza". Sono le parole del cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato del Pontefice, intervenuto alla VIII° Conferenza Internazionale Dream promossa dalla sul tema dell'Aids.
"L'Aids non è un destino fatale". "Papa Benedetto XVI con tutta la Chiesa - ha proseguito il cardinal Bertone - ama l'Africa e invia la sua benedizione a questa Assemblea. Siamo impegnati con voi in questa lotta per la vita, sappiamo che l'Aids non è un destino fatale dell'umanità. Tutti insieme, con l'aiuto di Dio, abbiamo la possibilità e la forza per sconfiggerlo. Abbiamo il dovere di promuovere con rinnovato slancio il dono della vita". Il cardinale ha aggiunto che "in questa sede, a nome del Santo Padre, mi faccio voce di tanti sofferenti, di tanti malati che non hanno voce" e ha spronato la Comunità Internazionale, gli Stati e i donatori, a fornire "presto ai malati di Aids una cura gratuita ed efficace"
"Tutti devono poter essere curati". "L'accesso universale alle cure contro l'Aids è possibile - ha sottolineato con forza il segretario di Stato Vaticano - facciamolo partendo dalle madri e dai bambini". Il porporato - che ha ricordato lo specifico impegno della Chiesa in questo ambito, soprattutto in Africa - ha sottolineato l'incidenza sociale di questa malattia, soprattutto quando colpisce le donne: "Più l'infezione progredisce fra le donne, che sono il pilastro delle famiglie e delle comunità, più aumenta il rischio di crollo sociale di non pochi Paesi" e "la malattia delle donne, dei bambini, degli uomini diventa malattia dell'intera società".
Chi salva i bambini salva il futuro del mondo. Ad oggi - ha proseguito il cardinale Bertone - "migliaia di donne" possono "generare figli liberi dall'Aids e vederli crescere, perché esse stesse in primo luogo sono curate. E' un segno particolarmente efficace dell'amore che difende la vita. Chi salva la madre e il bambino salva il futuro del mondo, si potrebbe dire". E ancora: "Le donne rafforzano, tengono unita, sostengono la famiglia e la famiglia è garanzia di coesione sociale. Per questo, se amiamo i nostri Paesi, abbiamo il dovere di proteggere la vita delle madri. Se amiamo il futuro, proteggiamo la vita delle madri e dei bambini".
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