Cosa resterà della grande Chiesa?

Andrea Riccardi / Religioni e civiltà
Le piccole comunità cristiane sparse in Oriente sono a rischio. Il XXI secolo potrebbe essere l'ultimo della loro lunghissima storia

C'è un cristianesimo in larga parte perduto, diverso da quello occidentale (cattolico o protestante) o da quello ortodosso di Costantinopoli e Mosca. Ne restano alcuni spezzoni, salvatisi dal naufragio: piccole comunità cristiane e documenti di una lunga storia.
Quando nell'agosto scorso, si seppe che Daesh aveva rapito più di duecento cristiani in Siria, si parlò di loro come "assiri". Di chi si trattava?
Questi "assiri" sono figli di una grande Chiesa che, a partire dal V secolo, raggiunse l'Asia centrale, la Cina, l'India e il Tibet. Nelle rovine dell'antica città di Merv (ora in Turkmenistan) sono stati scoperti da una missione archeologica italiana i resti di una chiesa assira. Il cristianesimo assiro e quello siriaco (sviluppatisi con diverse identità) sono stati un grande mondo cristiano anche da un punto di vista numerico, proiettato verso l'Asia: all'inizio del secondo millennio, un terzo dei cristiani del mondo viveva lungo la direttrice dal Medio Oriente all'Asia.

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[ Andrea Riccardi ]