Riccardi inaugura il Festival Biblico a Vicenza

Due incontri domani, al fondatore della Comunità di Sant'Egidio il premio "Una vita, una storia"

Testimonianze dai fronti "caldi", tavole rotonde con esperti sul tema, riflessioni sul significato di Pace a partire dai concetti di giustizia e uguaglianza sociale tra lectio magistralis, dibattiti, spettacoli, concerti, mostre, aperitivi biblici e meditazioni. Sono oltre 60 gli eventi che, tra giovedì e domenica, chiudono a Vicenza la XII edizione del Festival Biblico, dopo gli appuntamenti che si sono succeduti nell'ultima settimana tra Padova, Rovigo e Trento. Tra gli ospiti delle giornate vicentine, il premio Nobel per la Pace Adolfo Pérez Esquivel, don Luigi Ciotti, Nando dalla Chiesa, Ernesto Olivero, Agnes Heller, Nuria Calduch-Benages, José Tolentino Mendoina, Vittorino Andreoli, Orchestra di Piazza Vittorio, Filippo Faes, Don Antonio Mazzi.
L'inaugurazione, domani alle 20.45 nel Tempio di San Lorenzo sarà una lectio "sociale" con Andrea Riccardi, storico contemporaneo e fondatore della Comunità di Sant'Egidio: un testimone di Pace, per una panoramica puntuale sulla situazione storica attuale. Soprattutto racconterà, attraverso la sua opera a Sant'Egidio, cosa significa "creare Pace".
Alle 17.30 nella sala Stucchi di Palazzo Trissino a Vicenza, Andrea Riccardi riceverà il premio FriulAdria "Una vita, una storia" alla sua prima edizione, realizzato in collaborazione con il Festival Biblico.
"Nel suo impegno intellettuale e sociale, Andrea Riccardi ha saputo leggere la storia del travagliato Novecento e di inizio XXI secolo come momento propizio per l'impegno dei cristiani e di tutti gli uomini di buona volontà al servizio dei più deboli, dalle periferie romane alle periferie del mondo", si legge nella motivazione del premio.
Dopo la consegna del riconoscimento, Riccardi dialogherà con Paolo Possamai, direttore del nostro giornale, sui temi di scottante attualità con particolare riferimento alle aree di conflitto e all'attività della Comunità di Sant'Egidio che, fin dagli anni Sessanta, ha incarnato l'impegno per la pace in Italia e in tanti Paesi del mondo, diventando un perno decisivo per le trattative in tutti i Continenti.