A Napoli sul Vomero i più vecchi. Ecco come si muore nell'indifferenza

Ritrovata morta in casa dopo un mese «Segnalazioni e telefonate possono salvare vite»

È il Vomero il quartiere più vecchio di tutta Napoli. Quello con la più alta percentuale di ultra 65enni. Basta camminare nelle sue strade principali per rendersene conto. Nel week end e nelle ore serali di queste giornate afose le panchine all'ombra degli alberi di via Luca Giordano e di via Scarlatti sono prese d'assalto dagli anziani. Così come i giardinetti di via Ruoppolo e di piazza Quattro Giornate. Dove tra una chiacchiera e una giocata a carte si cerca di combattere la solitudine.
Non solo il quartiere più vecchio anagraficamente, ma anche quello in cui spesso si muore nell'indifferenza. Abitava al Vomero, nella signorile via Morghen a pochi passi da San Martino, Maria Luisa, settantenne da dieci anni in pensione. Psicologa alla Asl di Napoli, è stata trovata morta sul divano di casa dopo un mese. Usciva poco di casa e nel suo condomimio il portier l'aveva vista per l'ultima volta due mesi prima per portarle una confezione d'acqua.
In un palazzo signorile abitava anche Ritrovata morta in casa dopo un mese Maria Rabusin, che di anni ne aveva 69 anni ed era originaria dell'ex Jugoslavia. Morta di tetano, in un appartamento, ritrovato in pessime condizioni igieniche.
Casi che dimostrano come solitudine e indifferenza diventino mortali. E come anche una telefonata o una 'bussata' alla porta del vicino più anziano possa salvargli invece la vita. Anziani che presi da sconforto e dal malessere fisico e psicologico spesso non chiedono aiuto. Ecco perchè le associazioni di volontariato, a partire dalla Comunità di Sant'Egidio, chiedono continuamente di segnalare, soprattutto nei periodi estivi, se ci sono persone anziane che hanno bisogno di aiuto.