change language
você está em: home - recortes de imprensa newsletterlink

Support the Community

  
30 Julho 2014

La scelta di lottare per la pace

 
versão para impressão

Ricorre in questi giorni il centenario dello scoppio della prima guerra mondiale. È un anniversario carico di significati drammatici e conseguenze di lungo periodo. Lo storico Fritz Stern l`ha definito «la prima calamità del XX secolo dalla quale tutte le altre sono fuoriuscite». Thomas Mann, in uno dei più grandi romanzi del Novecento, La montagna incantata, definisce la guerra frutto della «grande ebetudine». Una delle conseguenze di quella guerra, per tutto il Novecento, è stata la radicale sfiducia nella coabitazione tra popoli diversi. Con l`estremizzazione del discorso nazionalista si sono volute costruire Nazioni omogenee dove non ci sarebbe più stato spazio per l`Altro. I due esempi più drammatici e aberranti del XX secolo: la strage degli armeni e degli altri cristiani nel 1915-1916 nell`impero ottomano che si avviava a essere Turchia e la Shoah, con la scomparsa e la distruzione di gran parte del popolo ebraico dall`Europa.

La grande guerra ha avuto conseguenze terribili sul piano umano: sono morte circa 14 milioni di persone cui va aggiunto un numero simile di invalidi e mutilati e circa 5 milioni di profughi. Non si contavano in Europa gli orfani e le vedove di guerra. La crisi del sistema industriale, provocata dal rallentamento della produzione di materiale bellico, fece impennare i tassi di disoccupazione dopo la guerra. A essere particolarmente colpiti furono i reduci, gettati in gran parte ai margini di una società che ritenevano di avere difeso rischiando la vita. La reazione fu radicale: in Germania, in Austria, in Italia, ma anche in Francia, andarono a ingrossare le fila di movimenti di protesta antidemocratici che poi dettero vita a progetti politici totalitari come il fascismo e il nazismo.

Va anche ricordata l`epidemia di influenza spagnola che, a partire dal 1917, colpì il mondo, ma soprattutto l`Europa. Non si conosce il numero delle vittime. Ma si parla di una cifra superiore alle vittime di guerra (tra i 20 e i 50 milioni).

Con il 1914-1918, si afferma inoltre la guerra di massa, mai conosciuta prima. Il coinvolgimento totale della popolazione civile nello sforzo bellico è assolutamente nuovo rispetto ai precedenti conflitti. Il Papa della prima guerra mondiale, Benedetto XV, definì la guerra «inutile strage» e agì per salvare il salvabile. La pace era nel cuore dei suoi sforzi. L`incompatibilità tra cattolicesimo e guerra moderna era totale. Per Benedetto XV la guerra era diabolica e insostenibile per l`umanità con milioni di morti, immani rovine, cristiani che massacravano altri cristiani.
Due terzi dei cattolici europei dell`epoca furono coinvolti nella guerra: 124 milioni con l`Intesa, 64 con gli Imperi centrali. La loro unità - sebbene spirituale - andò in frantumi con la guerra. Il nazionalismo lacerava la Chiesa, per sua natura universale. Benedetto XV, con la famosa nota ai belligeranti del 1° agosto 1917, scelse l`imparzialità in un certo senso attiva, cioè pacificatrice. Fu proprio l`imparzialità - non farsi coinvolgere nelle contese tra le parti - a consentire di fare il bene: soprattutto a sostegno dei feriti di guerra e dei prigionieri.

Ha scritto Andrea Riccardi: «La neutralità e l`imparzialità erano la premessa per essere effettivamente solidali con tutti», cioè per svolgere un lavoro umanitario. Con la grande guerra la Chiesa ribadisce in termini inequivocabili la sua scelta per la pace. Tale scelta è alla base di ogni discorso e presa di posizione dei Papi in un secolo che ha conosciuto due guerre mondiali e tanti conflitti armati e freddi. Ne capiamo ancora meglio il valore in tempi più recenti, mentre la religione corre il rischio di essere strumentalizzata dalla guerra. La Chiesa ha aperto una strada, a livello mondiale, perché il binomio religione e guerra sia definitivamente rotto. In questa linea si è mosso il magistero dei Papi nel XX e XXI secolo. Basti pensare a Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Roncalli dedicò un`enciclica al tema della pace, la Pacem in terris, nella quale si intravede la strada per giungere all`abolizione della guerra. Wojtyla ha creduto e lavorato per le transizioni pacifiche, come in Polonia e nell`Est Europa. In questa linea papa Francesco, ricordando la prima guerra mondiale e guardando ai conflitti in corso in Terra Santa e in troppe altre aree del mondo, ha detto all`Angelus di domenica scorsa: «Mai la guerra! Mai la guerra! Fermatevi, per favore! È l`ora di fermarsi».


 LEIA TAMBÉM
• NOTÍCIA
25 Janeiro 2018
ROMA, ITÁLIA

República Centro-Africana, o Presidente Touadera em Sant'Egidio: o processo de paz continua, agora começa a nova fase de desarmamento

IT | ES | DE | FR | PT | CA | ID
24 Janeiro 2018

República Centro-Africana, amanhã o presidente em visita a Sant'Egidio: Conversações sobre o processo de paz e encontro com a imprensa

IT | PT
15 Janeiro 2018

'Fazer Paz - a diplomacia de Sant'Egidio' está a venda

IT | ES | DE | PT
9 Janeiro 2018
BANGUI, REPÚBLICA CENTRO-AFRICANO

Ajuda humanitária à República Centro-Africana enquanto as operações de desarmamento continuam

IT | ES | DE | FR | PT | CA | NL
1 Janeiro 2018
ROMA, ITÁLIA

A saudação e o encorajamento do Papa Francisco aos participantes no evento 'Paz em todas as terras'

IT | ES | DE | FR | PT | NL | HU
1 Janeiro 2018

Passos de paz em Casamança: o governo do Senegal liberta dois prisioneiros

IT | DE | FR | PT | NL | HU
todas as novidades
• DIVULGAÇÃO
27 Fevereiro 2018
Vatican Insider

Corridoi umanitari, 114 profughi dall’Etiopia. Galantino: no allo sciacallaggio politico

27 Fevereiro 2018
Avvenire

Cei. Atterrati a Roma 113 profughi. «La cooperazione fra istituzioni fa miracoli»

27 Fevereiro 2018
Agenzia SIR

Corridoi umanitari: Impagliazzo (Comunità Sant’Egidio), “polemiche politiche finiranno ma il futuro è nell’integrazione”

26 Fevereiro 2018
Roma sette

Congo e Sud Sudan, Gnavi: «La liberazione ha il nome di Gesù»

26 Fevereiro 2018
Avvenire

Emergenza freddo. Rifugi e parrocchie aperte ai senza dimora

24 Fevereiro 2018
Il Sole 24 ore

Emergenza freddo, S. Egidio: non lasciamo soli i senza dimora

todos os press releases
• EVENTOS
18 Janeiro 2018 | ROMA, ITÁLIA

'Siamo qui, siamo vivi. Il diario inedito di Alfredo Sarano e della famiglia scampati alla Shoah'. Colloquio sul libro

TODAS AS REUNIÕES DE ORAÇÃO PELA PAZ
• PENA DE MORTE NO
10 Outubro 2017

On 15th World Day Against the Death Penalty let us visit the poorest convicts in Africa

7 Outubro 2015
UNITED STATES

The World Coalition Against the Death Penalty - XIII world day against the death penalty

5 Outubro 2015
EFE

Fallece un preso japonés tras pasar 43 años en el corredor de la muerte

24 Setembro 2015

Pope Francis calls on Congress to end the death penalty. "Every life is sacred", he said

12 Março 2015
AFP

Arabie: trois hommes dont un Saoudien exécutés pour trafic de drogue

12 Março 2015
Associated Press

Death penalty: a look at how some US states handle execution drug shortage

9 Março 2015
Reuters

Australia to restate opposition to death penalty as executions loom in Indonesia

9 Março 2015
AFP

Le Pakistan repousse de facto l'exécution du meurtrier d'un critique de la loi sur le blasphème

9 Março 2015
AFP

Peine de mort en Indonésie: la justice va étudier un appel des deux trafiquants australiens

28 Fevereiro 2015
UNITED STATES

13 Ways Of Looking At The Death Penalty

15 Fevereiro 2015

Archbishop Chaput applauds Penn. governor for halt to death penalty

11 Dezembro 2014
MADAGÁSCAR

C’est désormais officiel: Madagascar vient d’abolir la peine de mort!

ir para nenhuma pena de morte
• DOCUMENTOS

''Entente de Sant'Egidio'': Political Agreement for Peace in the Central African Republic

Speech of Marco Impagliazzo at the UN Security Council on the situation in the Central African Republic

Libya: The humanitarian agreement for the region of Fezzan, signed at Sant'Egidio on June 16th 2016 (Arabic text)

todos os documentos