Ma sugli immigrati la UE deve fare di più

Dopo il muro di Gorino
Il programma di ricollocamento europeo dei profughi giunti in Grecia e in Italia è un fallimento

Un mese fa a Gorino (frazione di Goro, in Emilia) c'è stata la processione con la statua della Vergine, portata da sole donne. Il 14 ottobre, invece, gli abitanti di Gorino (uomini e donne) hanno respinto un altro corteo di donne: 12 rifugiate (una incinta di otto mesi) e alcuni bambini, mandati dalla Prefettura per essere ospitati. La terra di Goro ha un rapporto complesso con l'acqua, tanto che c'è una benedizione del Po, di cui si temono gli straripamenti. A Gorino è avvenuta una brutta storia: un paesetto con meno di 600 abitanti, con tante case vuote, è entrato nelle cronache così. Rabbia, senso di abbandono, paura del futuro hanno portato a un muro improvvisato.
Non mi vorrei aggiungere alle giuste condanne. Né soprattutto a quelli che hanno sostenuto la "resistenza" di Gorino. Invece i rifugiati avrebbero portato vita e futuro nel paese, destinato al declino demografico. Sui rifugiati si è scaricata la rabbia di una popolazione che si sente ai margini. Una brutta storia. Tuttavia ci sono alcuni aspetti da chiarire.

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[ Andrea Riccardi ]