| 1 Junho 2010 |
COMUNITA' Di SANT'EGIDIO - OLTRE 150 BAMBINI ALLA FESTA DEDICATA ALL'AMICIZIA E ALLA SOLIDARIETA' |
Parma - Canti, balli e giochi in piazzale Picelli |
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Non riuscivano a restare seduti sulle piccole sedie, ieri mattina, i centocinquanta bambini che hanno partecipato alla festa organizzata per loro dalla Comunità di Sant'Egidio della città. Un'intera mattinata dedicata al divertimento, per festeggiare tutti insieme, come ormai da consuetudine, la fine del progetto educativo che la Comunità rivolge ogni anno a tutte le scuole elementari e medie del territorio.
Canti, balli e giochi dedicati al tema dell'amicizia e solidarietà hanno così animato la mattinata, senza però far perdere di vista ai giovani protagonisti l'obiettivo principale, quello di impegnarsi, fin da piccoli, per diventare dei cittadini consapevoli. «Il nostro è un progetto che inizia dal sostegno scolastico e arriva all'educazione alla pace, alla solidarietà - spiega Simona Zambrelli, responsabile del servizio ai minori della Comunità -. Durante gli incontri previsti durante l'anno cerchiamo di spiegare ai ragazzi i valori della solidarietà, della convivenza pacifica e dell'integra zione. Noi riteniamo che sia fondamentale investire sulle giovani generazioni, insegnare loro come è possibile lavorare su stessi e imparare ad aprirsi al mondo. Saranno loro la nostra futura società e per questo è importante cominciare fin da subito a seminare questi principi».
Scenario d'eccezione è stato piazzale Picelli che, dalle 9.30 alle 12, si è trasformato in un grande palcoscenico, sul quale si sono alternati gli studenti della scuola primaria Giuseppe Verdi di Corcagnano e dell'istituto comprensivo Parmigianino, insieme a quelli delle Scuole della Pace, i due centri gestiti gratuitamente dalla Comunità nei quartieri Montanara e Oltretorrente con lo scopo di sostenere i bambini e gli adolescenti nell'inserimento scolastico. «Il nostro Istituto è frequentato da molti bambini di culture diverse - ha commentato Lina Papalia, insegnante delle classi seconde della scuola primaria di Corcagnano -. La festa è un'occasione per rafforzare, attraverso il gioco, i valori che cerchiamo di trasmettere ai ragazzi tutto l'anno. L'obiettivo è quello di considerare la diversità come una risorsa e non come un problema».
Beverini Daria
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