Napoli (Italia): La Scuola di italiano per immigrati, Louis Massignon, conclude l'anno scolastico con la consegna dei diplomi
3 luglio 2009
Domenica 28 giugno si è tenuta nella scuola di lingua italiana "Louis Massignon" di Napoli la festa per la consegna dei dei diplomi.
La sala era particolarmente affollata: più di 250 studenti, di oltre 30 nazionalità, concludevano festosamente un anno di studio e di lavoro. Insieme a loro tanti amici, che pur non avendo sostenuto l'esame di lingua, desideravano trascorrere un pomeriggio in un clima di gioia e armonia.
La Scuola Louis Massignon è a Napoli dall'autunno del 1989. la scelta di insegnare l'italiano agli immigrati, per la Comunità di Sant'Egidio di Napoli è la conseguenza della riflessione scaturita dalla morte di Jerry Masslo, studente della scuola "L. Massignon" di Roma e ospite della tenda di Abramo. Jerry, rifugiato politico sudafricano, era stato ucciso da una banda di rapinatori in una calda sera di agosto nella sua baracca nelle campagne di Villa Literno dove lavorava come bracciante.
Dal 1989 a oggi, la scuola ha accolto oltre 5.000 studenti. Nel corso degli anni le classi sono progressivamente aumentate, anche se la scuola continua a caratterizzarsi per il servizio di prima accoglienza, soprattutto nei confronti di chi è appena giunto in città: anche quest'anno su 10 corsi, 6 sono stati di primo livello, volti a fornire gli elementi basilari di conoscenza dell'italiano per poter fare fronte alle esigenze della vita quotidiana.
Gli studenti che hanno partecipato alla festa hanno più volte ribadito la loro gratitudine, non solo per un servizio così importante offerto gratuitamente, ma anche perché nel corso degli ultimi mesi la convivenza tra italiani e stranieri, a Napoli come altrove, è andata incontro a un sensibile peggioramento.
La scuola così è divenuta sempre più un luogo in cui coltivare l'amicizia, imparare a stimarsi e soprattutto dove è restituita la dignità a ciascuno.
In particolare, con la marcia "Napoli una città per tutti" organizzata dalla Comunità il 17 maggio di quest'anno, a un anno dall'incendio dei campi rom di Ponticelli, i tanti immigrati che vi hanno preso parte (con delegazioni da Castel Volturno e da Caserta) hanno colto con chiarezza sentimenti di vicinanza e condivisione nei loro confronti.
La festa si è conclusa con una proposta, lanciata da Daniela Pompei della Comunità di Sant’Egidio, di creare una solida alleanza fra italiani e immigrati affinché Napoli possa sempre più divenire una città solidale e accogliente in cui l'incrocio di culture e religioni diverse sia occasione di integrazione e convivenza pacifica.