Testaccio (Roma): Un pomeriggio insieme agli anziani per promuovere una cultura dell’amicizia, della convivenza e dell’incontro tra generazioni diverse
Giovedì 1 ottobre alle 16.00 si terrà a Roma, in Piazza Santa Maria Liberatrice la consueta edizione della Festa “Testaccio, quartiere amico degli anziani”, iniziativa organizzata dal Programma Viva gli Anziani della Comunità di Sant’Egidio.
Anche quest’anno l’iniziativa sarà ospite della manifestazione tradizionale “Tra monti e cocci”, proprio nell’ottica di un’integrazione con il quartiere e con le sue istanze più attive.
Come già da alcuni anni, la Comunità di Sant'Egidio desidera farne un'occasione di incontro tra generazioni e culture diverse.
La presenza della Comunità di Sant'Egidio accanto agli anziani, ai bambini, ai disabili, nella periferia come nel Centro storico, favorisce da sempre il contatto fra le generazioni, il dialogo a tutti i livelli, le iniziative di mutuo aiuto – in particolare fra anziani e stranieri.
La civiltà del convivere, è questo il presente ed il futuro della nostra società. Se non si investono risorse in questa prospettiva è una facile profezia affermare che il futuro di tutti, ma soprattutto dei più deboli, sarà peggiore, più duro e conflittuale.
Dal marzo 2004 la Comunità ha avviato il Programma "Viva gli Anziani!”. Si tratta di un'esperienza ormai consolidata di monitoraggio attivo sulla popolazione anziana nei rioni di Trastevere e Testaccio. Si propone - tra gli altri scopi - quello di costruire un “quartiere amico”, dove la rete di relazioni sia il vero collante, il sostegno necessario per chi- diventato più fragile – ha bisogno di tutto e di tutti per riuscire a rimanere a casa propria.
L'esperienza di questi anni ha confermato la bontà dell'iniziativa: nei quartieri dove il programma è stato implementato sono drasticamente ridotte sia la mortalità degli anziani, che la percentuale dei ricorsi all'istituzionalizzazione. Un risultato raggiunto grazie alla presenza di figure professionali impegnate e motivate, ma anche dalla ricostruzione di un tessuto di solidarietà quotidiana, minuta, fatta di cose semplici e per questo indispensabili: un saluto, una breve visita, un aiuto per fare la spesa, una telefonata quando non si esce di casa da tanto.
La Comunità invita tutti a partecipare a questa iniziativa perché essere vicini di casa, abitare nello stesso quartiere significhi prossimità nell'amicizia, nella solidarietà, nel sostegno reciproco e anche nel fare festa insieme.