PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Memoria della Madre del Signore
Parola di Dio ogni giorno

Memoria della Madre del Signore

La Chiesa siriaca ricorda Zaccheo che salì sull'albero per vedere il Signore ed ebbe come dono la conversione del cuore. Leggi di più

Libretto DEL GIORNO
Memoria della Madre del Signore
martedì 27 agosto

La Chiesa siriaca ricorda Zaccheo che salì sull'albero per vedere il Signore ed ebbe come dono la conversione del cuore.


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Lo Spirito del Signore è su di te,
chi nascerà da te sarà santo.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Dalla prima lettera di Paolo ai Tessalonicesi 2,1-8

Voi stessi infatti, fratelli, sapete bene che la nostra venuta in mezzo a voi non è stata inutile. Ma, dopo aver sofferto e subìto oltraggi a Filippi, come sapete, abbiamo trovato nel nostro Dio il coraggio di annunciarvi il vangelo di Dio in mezzo a molte lotte. E il nostro invito alla fede non nasce da menzogna, né da disoneste intenzioni e neppure da inganno; ma, come Dio ci ha trovato degni di affidarci il Vangelo così noi lo annunciamo, non cercando di piacere agli uomini, ma a Dio, che prova i nostri cuori. Mai infatti abbiamo usato parole di adulazione, come sapete, né abbiamo avuto intenzioni di cupidigia: Dio ne è testimone. E neppure abbiamo cercato la gloria umana, né da voi né da altri, pur potendo far valere la nostra autorità di apostoli di Cristo. Invece siamo stati amorevoli in mezzo a voi, come una madre che ha cura dei propri figli. Così, affezionati a voi, avremmo desiderato trasmettervi non solo il vangelo di Dio, ma la nostra stessa vita, perché ci siete diventati cari.

 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Ecco, Signore, i tuoi servi:
avvenga a noi secondo la Tua Parola.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Paolo ricorda il felice esito dell'azione di Dio a Tessalonica, tanto più che vi era giunto dopo le tristi esperienze sofferte a Filippi, ove con Silvano era stato fatto fustigare, gettato in carcere e, infine, costretto ad abbandonare la città. Anche a Tessalonica Paolo ha annunciato il Vangelo di Dio «in mezzo a molte lotte», ma nonostante ciò egli non è né scoraggiato né abbattuto. La sua forza era nella unione con Dio che genera libertà e fiducia per predicare il Vangelo. E con chiarezza l'apostolo afferma che la sua predicazione è retta e sincera, libera da ogni interesse personale, perché ha ricevuto questo compito da Dio stesso. E a lui deve renderne conto. È a Dio, quindi, che deve piacere, non agli uomini, per questo, non cerca la simpatia della gente, predica la verità di Dio «al momento opportuno e non opportuno» (2Tm 4,2). Paolo sa che deve allontanare da sé sia l'ambizione che la cupidigia. Come apostolo avrebbe potuto insistere sulla sua autorità e magari esigere rispetto e onori, invece ha preferito la via della mitezza, della dedizione disinteressata di se stesso agli altri. Si è comportato come una madre, anzi come una madre che offre al suo bambino non solo il latte ma tutto l'amore. Da qui sgorga una vera e propria passione pastorale dell'apostolo che afferma: «Avremmo desiderato trasmettervi non solo il Vangelo di Dio, ma la nostra stessa vita» (1Tm 2,8). L'annuncio del Vangelo spinge sempre ad avere un amore sovrabbondante che porta a donare la vita; ed è così che l'apostolo si dedica alla predicazione della Parola di Dio non solo con le parole, ma con l'esempio della sua condotta nella comunità. Quando il Vangelo è vissuto nella vita la sua predicazione acquista forza ed efficacia per cambiare i cuori.

PAROLA DI DIO OGNI GIORNO: IL CALENDARIO