PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Memoria di Gesù crocifisso
Parola di Dio ogni giorno
Libretto DEL GIORNO
Memoria di Gesù crocifisso
venerdì 23 ottobre


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Questo è il Vangelo dei poveri,
la liberazione dei prigionieri,
la vista dei ciechi,
la libertà degli oppressi.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Dalla lettera di Paolo agli Efesini 4,1-6

Io dunque, prigioniero a motivo del Signore, vi esorto: comportatevi in maniera degna della chiamata che avete ricevuto, con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità, sopportandovi a vicenda nell'amore, avendo a cuore di conservare l'unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace. Un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, opera per mezzo di tutti ed è presente in tutti.

 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Il Figlio dell'uomo
è venuto a servire,
chi vuole essere grande
si faccia servo di tutti.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Con il capitolo 4 inizia la seconda parte della Lettera dal carattere più esortativo. Paolo si rivolge ai cristiani di Efeso in maniera appassionata ponendo in relazione l'opera di Dio e la loro risposta: "Io dunque, prigioniero a motivo del Signore, vi esorto: comportatevi in maniera degna della chiamata che avete ricevuto". Sa che non può esserci separazione tra la vocazione ricevuta e il comportamento che ne deve seguire. L'autenticità della fede infatti è data dalla testimonianza della vita. Come è per lui, apostolo, così è per ogni credente. Paolo chiede perciò ai cristiani di vivere per l'edificazione e la crescita della Comunità nell'amore e nell'unità. Per sette volte l'apostolo ripete l'aggettivo numerale "uno", enfatizzando così l'unità della comunità. L'apostolo esorta i cristiani a "conservare l'unità dello spirito" con un comportamento umile, mite e paziente. Perché tali atteggiamenti hanno un valore prioritario? Perché è per mezzo di essi che l'apostolo ritiene che si conservi l'unità. L'umiltà pone il credente davanti a Dio come uno che attende tutto da lui. La mitezza poi lo spinge a non rispondere con violenza e la pazienza lo rende simile a Dio che è paziente con tutti. Il modello a cui guardare è Gesù: egli, "mite e umile di cuore" (Mt 11,29), è venuto a "servire e dare la vita" (Mc 10,45) "facendosi obbediente fino alla morte" (Fil 2,8). L'apostolo chiede agli efesini di "conservare" l'unità, avvertendo che ogni ferita all'unità della comunità è una ferita inferta al Corpo stesso di Cristo. Si consuma così un tradimento della vocazione ad essere un solo Corpo, ad avere una sola fede e un solo battesimo, a riconoscere un solo Dio e Padre di tutti. L'unità sgorga dall'accoglienza dell'unico Spirito nel cuore dei credenti. Essa ci viene donata quando diventiamo figli dell'unico Padre, e figli dell'unica madre, la Chiesa.

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