PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Memoria di Gesù crocifisso
Parola di Dio ogni giorno
Libretto DEL GIORNO
Memoria di Gesù crocifisso
venerdì 12 marzo


Lettura della Parola di Dio

Lode a te, o Signore, sia lode a te.

Questo è il Vangelo dei poveri,
la liberazione dei prigionieri,
la vista dei ciechi,
la libertà degli oppressi.

Lode a te, o Signore, sia lode a te.

Dal vangelo di Marco 12,28-34

Allora si avvicinò a lui uno degli scribi che li aveva uditi discutere e, visto come aveva ben risposto a loro, gli domandò: "Qual è il primo di tutti i comandamenti?". Gesù rispose: "Il primo è: Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l'unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. Il secondo è questo: Amerai il tuo prossimo come te stesso. Non c'è altro comandamento più grande di questi". Lo scriba gli disse: "Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all'infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l'intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici". Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: "Non sei lontano dal regno di Dio". E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.

 

Lode a te, o Signore, sia lode a te.

Il Figlio dell'uomo
è venuto a servire,
chi vuole essere grande
si faccia servo di tutti.

Lode a te, o Signore, sia lode a te.

Questo brano del Vangelo di Marco si colloca all'interno del ministero di Gesù a Gerusalemme. Tra l'ostilità dei capi del popolo che si fa sempre più minacciosa, c'è la richiesta sincera di uno scriba che si rivolge a Gesù e gli chiede: "Qual è il primo di tutti i comandamenti?". Era uno scriba saggio, consapevole, infatti, di non avere la verità in tasca, di aver bisogno anche lui di apprendere da un maestro più sapiente di lui. In effetti, tutti abbiamo bisogno di chiedere anzitutto allo Spirito che ci è stato donato il senso delle Scritture per la vita nostra e del mondo. Nessuno è maestro di se stesso. Purtroppo, facilmente dimentichiamo di aprire le Scritture e di ascoltarle con spirito di preghiera, sicuri di noi stessi e di saper bene cosa fare e come vivere. È il peccato di orgoglio e di autosufficienza che ci porta a fare a meno anche di Dio e della sua parola. Questo scriba oggi ci insegna come stare davanti a Gesù. E assieme a lui gli chiediamo: "Maestro, qual è il cuore del Vangelo?". Gesù risponde in maniera articolata come a farci comprendere che senza di lui, senza il suo Santo Spirito, è difficile comprendere le Scritture. Risponde che il "primo comandamento" è duplice: amare Dio e il prossimo. Sono due amori inscindibili; anzi, è uno solo. Non è possibile dividere Dio e il prossimo. Ce lo ricorda anche l'apostolo Giovanni: "Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede" (1Gv 4,20). Gesù stesso ce lo mostra: lui ha amato il Padre sopra ogni cosa, più della sua stessa vita e, ugualmente, ha amato gli uomini sopra ogni cosa, più della sua stessa vita. Certo, per comprendere l'unicità dell'amore di Dio e del prossimo, c'è un invito previo che deve essere accolto: "Il primo è: Ascolta, Israele". È l'invito che ci viene riproposto in maniera continua in questo tempo di Quaresima: la necessità dell'ascolto di Dio che ci parla. Chi non lo ascolta, sentirà solo il rumore di se stesso e non potrà vivere in pienezza il comandamento dell'amore.

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