PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Preghiera per la pace
Parola di Dio ogni giorno

Preghiera per la pace

Nella basilica di Santa Maria in Trastevere si prega per la pace.
Per gli ebrei oggi è Shavvuot (Pentecoste)
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Libretto DEL GIORNO
Preghiera per la pace
lunedì 17 maggio

Nella basilica di Santa Maria in Trastevere si prega per la pace.
Per gli ebrei oggi è Shavvuot (Pentecoste)


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Questo è il Vangelo dei poveri,
la liberazione dei prigionieri,
la vista dei ciechi,
la libertà degli oppressi.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Dal vangelo di Giovanni 16,29-33

Gli dicono i suoi discepoli: "Ecco, ora parli apertamente e non più in modo velato. Ora sappiamo che tu sai tutto e non hai bisogno che alcuno t'interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio". Rispose loro Gesù: "Adesso credete? Ecco, viene l'ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me.
Vi ho detto questo perché abbiate pace in me. Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!".


 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Il Figlio dell'uomo
è venuto a servire,
chi vuole essere grande
si faccia servo di tutti.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Gesù ha appena riassunto la sua missione: "Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo e vado al Padre". È la sua storia descritta in poche parole: venire dal Padre e tornare a lui con l'umanità redenta. I discepoli credono di aver capito tutto. Gesù, in effetti, ha aperto loro il cuore e ha rivelato la bellezza della vita col Padre che viene offerta anche a loro. Pensano di possederla già. È la superficialità di chi pensa che la fede sia una semplice questione di formule da comprendere o di riti e regole da osservare. Gesù continua a parlare loro perché crescano nella conoscenza del suo mistero e nell'amore di Dio. Non li lascia in balia del loro orgoglio e della loro presunzione di essere finalmente arrivati a comprendere il Vangelo. E li mette di fronte alla loro debolezza, alla fragilità della loro fede: "Adesso credete? Ecco, viene l'ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me". Sono parole molto amare, per Gesù. Ma non li abbandona. Li riconduce piuttosto alla loro dimensione reale. La dispersione è la conseguenza chiara della loro sfiducia in Gesù e nella sua forza. Nell'orto degli Ulivi queste parole si avvereranno alla lettera: tutti fuggiranno, anche i più amici. Solo il Padre gli resta accanto. Gesù lo sa. Durante la passione sarà il Padre l'unico suo rifugio. È questa fede nel Padre che gli farà gridare sulla croce: "Perché mi hai abbandonato?". Una preghiera drammatica che rivela la sua fede nel Padre. È lui la pace per Gesù. E Gesù vuole che lo sia anche per i discepoli. La loro pace, la nostra pace è in Gesù: "Vi ho detto questo perché abbiate pace in me". E sarà la pace il primo dono che Gesù risorto farà ai discepoli rinchiusi nel cenacolo. Il legame con Gesù è la pace per tutti i discepoli di allora e di oggi. Accadrà ai discepoli di subire persecuzioni come Gesù, ma non debbono temere. "Io ho vinto il mondo", assicura Gesù anche a noi.