PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Preghiera della Santa Croce
Parola di Dio ogni giorno
Libretto DEL GIORNO
Preghiera della Santa Croce
venerdì 25 giugno


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Questo è il Vangelo dei poveri,
la liberazione dei prigionieri,
la vista dei ciechi,
la libertà degli oppressi.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Dal vangelo di Matteo 8,1-4

Scese dal monte e molta folla lo seguì. Ed ecco, si avvicinò un lebbroso, si prostrò davanti a lui e disse: "Signore, se vuoi, puoi purificarmi". Tese la mano e lo toccò dicendo: "Lo voglio: sii purificato!". E subito la sua lebbra fu guarita. Poi Gesù gli disse: "Guàrdati bene dal dirlo a qualcuno; va' invece a mostrarti al sacerdote e presenta l'offerta prescritta da Mosè come testimonianza per loro".

 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Il Figlio dell'uomo
è venuto a servire,
chi vuole essere grande
si faccia servo di tutti.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Gesù ha appena terminato di pronunciare il discorso della montagna, davanti a una grande folla. È stato un discorso lungo, iniziato capovolgendo regole e consuetudini. Ha chiamato beati i poveri, gli afflitti, i miti e quelli che hanno fame e sete di giustizia. Ora scende dalla montagna, come Mosè scese dal monte, e continua a guardare con commozione e simpatia quella folla, mentre gli si stringe attorno come alla ricerca di una guida, di un pastore. Ed ecco venire incontro a Gesù un lebbroso che gli si inginocchia davanti. È un incontro imprevisto, di quelli per cui spesso proviamo fastidio perché disturba le nostre abitudini o i nostri piani e che magari dà fastidio anche a chi ci sta accanto. Gesù ci insegna a entrare in mezzo alla folla, facendoci prossimi a tutti, senza guardare con diffidenza i tanti che si avvicinano a noi. Quel lebbroso è un uomo disprezzato che nessuno ha potuto (o voluto) aiutare. Finalmente trova qualcuno che non solo non lo caccia via, ma lo ascolta. E lui, certamente stupito ma anche fiducioso, gli chiede di essere guarito: "Signore, se vuoi, puoi purificarmi!". È una preghiera semplice, ma piena di fede: "Se tu vuoi". Gesù, che più tardi dirà ai discepoli "bussate e vi sarà aperto", apre subito la porta della sua misericordia, stende la mano, tocca il lebbroso e gli parla. E la lebbra scompare. Gesù non ha timore di fermarsi di fronte a quel malato: se ne prende cura, lo tocca e gli dice parole di affetto. Così lo guarisce. Gesù mostra ai discepoli come stare accanto a chi ha bisogno, come prendersi cura di lui. È questo il senso dell'ascolto, della mano che lo tocca, delle parole che gli rivolge. E afferma chiaramente qual è la volontà di Dio: "Lo voglio: sii purificato". Questa dev'essere sempre anche la volontà dei discepoli e di ogni comunità cristiana. Se Gesù ci insegna come accogliere, nello stesso tempo, attraverso questo lebbroso, ci insegna come noi dobbiamo stare davanti a lui: siamo tutti come quel lebbroso. Stendiamo la mano verso di lui ed egli ci guarisce.