PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Preghiera per i Poveri
Parola di Dio ogni giorno
Libretto DEL GIORNO
Preghiera per i Poveri
lunedì 8 agosto


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Questo è il Vangelo dei poveri,
la liberazione dei prigionieri,
la vista dei ciechi,
la libertà degli oppressi.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Dal libro del profeta Ezechiele 1,2-5.24-28

Era l'anno quinto della deportazione del re Ioiachìn, il cinque del mese: la parola del Signore fu rivolta al sacerdote Ezechiele, figlio di Buzì, nel paese dei Caldei, lungo il fiume Chebar. Qui fu sopra di lui la mano del Signore.
Io guardavo, ed ecco un vento tempestoso avanzare dal settentrione, una grande nube e un turbinìo di fuoco, che splendeva tutto intorno, e in mezzo si scorgeva come un balenare di metallo incandescente. Al centro, una figura composta di quattro esseri animati, di sembianza umana Quando essi si muovevano, io udivo il rombo delle ali, simile al rumore di grandi acque, come il tuono dell'Onnipotente, come il fragore della tempesta, come il tumulto d'un accampamento. Quando poi si fermavano, ripiegavano le ali.
Ci fu un rumore al di sopra del firmamento che era sulle loro teste. Sopra il firmamento che era sulle loro teste apparve qualcosa come una pietra di zaffìro in forma di trono e su questa specie di trono, in alto, una figura dalle sembianze umane. Da ciò che sembravano i suoi fianchi in su, mi apparve splendido come metallo incandescente e, dai suoi fianchi in giù, mi apparve come di fuoco. Era circondato da uno splendore simile a quello dell'arcobaleno fra le nubi in un giorno di pioggia. Così percepii in visione la gloria del Signore. Quando la vidi, caddi con la faccia a terra e udii la voce di uno che parlava.


 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Il Figlio dell'uomo
è venuto a servire,
chi vuole essere grande
si faccia servo di tutti.

Alleluia, alleluia, alleluia !

La liturgia ci propone a partire da oggi alcuni brani del profeta Ezechiele. Di lui si conosce molto poco. Era un uomo sposato e membro di una famiglia sacerdotale che si era formato nell'ambiente del tempio di Gerusalemme, ma che aveva vissuto il suo ministero di profeta per lo più nella diaspora babilonese. In questa situazione il profeta ebbe il compito di aiutare il popolo di Israele a ricomprendere l'alleanza con Dio. La vocazione di Ezechiele è una chiamata che avviene dentro la nuova condizione di Israele. Dio parla sempre dentro la storia degli uomini per rendere possibile la salvezza anche in situazioni che sembrano impossibili, come quella di un popolo esiliato. Siamo nei primi capitoli. Dio si manifesta al profeta con i connotati tipici che accompagnano altrove la sua presenza: vento impetuoso (ricordiamo la Pentecoste), nube (accompagnava Israele nel deserto), fuoco (il Sinai). Nei tempi difficili Dio non si nasconde, prepara la sua venuta, perché non abbandona il suo popolo. Lui, che dimorava nel tempio di Gerusalemme (ed Ezechiele ben lo sapeva come sacerdote), ora si manifesta anche qui, nell'esilio. Per questo il profeta deve descrivere con varie immagini il suo arrivo: i quattro esseri umani, con sembianze anche animali (che più avanti saranno i cherubini, 10,1ss), poi il carro, il firmamento, su cui è poggiato il trono, su cui troneggia la gloria di Dio, la sua presenza visibile. Tutta la creazione - uomini, animali, firmamento - sono coinvolti in questa manifestazione, quasi a dire che sta avvenendo qualcosa di straordinario e di assolutamente nuovo. Per questo il profeta, davanti alla gloria del Signore, non può che fermarsi: "Quando la vidi, caddi con la faccia a terra e udii la voce di uno che parlava". Ecco il senso di quella manifestazione di Dio: vuole parlare al profeta, per questo egli lo deve vedere e accogliere.