Una visita alla mostra degli artisti disabili "La forza degli anni" aperta a Roma fino al 9 dicembre

Si è aperta ieri la mostra "La forza degli anni", che raccoglie una selezione delle opere realizzate dagli artisti disabili che da circa un anno stanno lavorando nei Laboratori d’arte di Sant’Egidio sul tema specifico degli anziani.
La mostra resta aperta fino a sabato 9 dicembre a Palazzo Velli Expo, piazza S. Egidio 10, dalle ore 10.30 alle ore 22.00.

Giovedì 7 dicembre alle 17:00 si terrà la premiazione dell’opera più votata dalla giuria popolare

Alcune delle opere in esposizione

I capelli di Filomena
di Chiara Ceriani, Gisella De Salvo e Roberta De Salvo,  Marco Giovannelli, Diego Proietti.

Opera collettiva realizzata dopo aver parlato della storia di Filomena, una delle prime anziane conosciute a Trastevere dalla Comunità di Sant'Egidio, che ricoverata in un istituto si era lasciata morire dopo che le erano stati tagliati i capelli di cui andava fiera.  Nell’opera gli artisti hanno voluto rappresentare i capelli di Filomena come una cosa preziosa, attraverso l'utilizzo dei colori oro e argento.

 

La città che non si strappa
realizzata da Adriana Ciciliani, Franca Piu, Maria Ielapi, anziani RSA Villa delle Querce.

Opera collettiva, lana, misure variabili dipendenti dai contributi in lana e dagli spazi espositivi.
 

 

 

 

 

 

La mia amica Tommasina
di Sara Sebastianis


L’artista, a partire da una fotografia, ha voluto ricordare la sua amicizia con Tommasina, anziana con sindrome di Down che va a trovare regolarmente in istituto.

 

 

 

 

Sole si, soli no
di Michele Colasanti, Flavia Massimi, Gino Reitano


L'opera vuole ricordare la campagna “Sole sì, soli no” del programma Viva gli Anziani della Comunità di Sant’Egidio, attivo in vari quartieri di Roma, fra cui Trastevere, da cui provengono gli artisti.
Le case degli anziani sono state raggiunte dal programma e “colorate” dal sole e dall’amicizia, ma ancora ce ne sono di scure che sono quelle degli anziani che ancora devono essere raggiunti.

 

 

Tutti Fuori
di Marzia Bosco


Marzia una donna che non parla ma scrive, durante una discussione ha scritto e riscritto “TUTTI FUORI” , frase che è diventata una delle opere esposte.

 

 

Qualche notizia in più:

Il tema è stato affrontato sotto molteplici aspetti e sviluppato attraverso opere realizzate con tecniche diverse (dipinti, installazioni, testi) e approfondito in vari incontri all’interno dei laboratori.  Da tali incontri sono emersi alcuni temi particolarmente ricchi intorno ai quali si sono sviluppate le opere:
•    Memorie personali e collettive: storie raccolte da genitori e nonni che si intrecciano con la Storia italiana, in particolare la memoria della guerra, dell’emigrazione italiana, delle provincie agricole
•    Gli anziani che hanno fatto la Storia: madre Teresa, Nelson Mandela ed altri che, anche in età avanzata, non hanno rinunciato a cambiare il mondo
•    Gli anziani come risorsa: di memoria, saggezza, stabilità delle famiglie
•    Il destino EVITABILE dell’istituto: proposte alternative, contestazione delle strutture per anziani e disabili, l’importanza della casa
•     La fragilità come valore: condizione umana, particolarmente avvertita dagli anziani e dagli autori disabili stessi, ma realtà insita nella condizione di tutti (c’è un anziano in ognuno di noi); ogni vita è preziosa
•    L’alleanza tra generazioni: l’importanza del rapporto tra le generazioni, sia sotto il profilo dell’esperienza personale (esperienze dirette di amicizia con anziani in istituto o a casa) sia sotto quello dei legami sociali e quindi della configurazione della civiltà stessa.
•    Una proposta per la città: idee e connessioni per una città che non escluda