PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Vigilia del giorno del Signore
Parola di Dio ogni giorno
Libretto DEL GIORNO
Vigilia del giorno del Signore
sabato 3 agosto


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Chiunque vive crede in me
non morrà in eterno.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Dal libro del profeta Geremia 13,15-27

Ascoltate e porgete l'orecchio, non montate in
superbia,
perché il Signore parla.
Date gloria al Signore vostro Dio,
prima che venga l'oscurità
e prima che inciampino i vostri piedi
sui monti, al cadere della notte.
Voi aspettate la luce, ma egli la ridurrà in tenebre
e la muterà in densa oscurità!
Se voi non ascolterete,
io piangerò in segreto
dinanzi alla vostra superbia;
il mio occhio si scioglierà in lacrime,
perché sarà deportato il gregge del Signore.

Dite al re e alla regina madre:
"Sedete giù in basso,
poiché vi è caduta dalla testa
la vostra preziosa corona".
Le città del mezzogiorno sono bloccate,
nessuno le libera.
Tutto Giuda è stato deportato
con una deportazione totale.

Alza gli occhi e osserva
coloro che vengono dal settentrione;
dov'è il gregge che ti è stato consegnato,
le tue pecore magnifiche?
Che dirai quando saranno posti sopra di te come capi
coloro che tu stessa hai abituato
a essere tuoi amici?
Non ti prenderanno forse i dolori
come una partoriente?
Se dirai in cuor tuo:
"Perché mi capita tutto ciò?".
Per l'enormità delle tue iniquità
sono stati strappati i lembi della tua veste,
il tuo corpo ha subìto violenza.
Cambia forse un Etiope la sua pelle
o un leopardo la sua picchiettatura?
Allo stesso modo, potrete fare il bene
anche voi abituati a fare il male?
Perciò vi disperderò come paglia
portata via dal vento del deserto.
Questa è la tua sorte,
la parte che ti è destinata da me
- oracolo del Signore -
perché mi hai dimenticato
e hai confidato nella menzogna.
Anch'io solleverò le tue vesti fino al volto,
così si vedrà la tua vergogna,
i tuoi adultèri e i tuoi richiami d'amore,
l'ignominia della tua prostituzione!
Sulle colline e per i piani ho visto i tuoi orrori.
Guai a te, Gerusalemme, perché non ti purifichi!
Per quanto tempo ancora?

 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Se tu credi, vedrai la gloria di Dio,
dice il Signore.

Alleluia, alleluia, alleluia !

La domanda cruciale rivolta da Dio al suo popolo risuona al versetto 23: “Potete fare il bene voi, abituati a fare il male?”. Possiamo cambiare i nostri pensieri e le nostre azioni quando siamo stati abituati a pensare e ad agire sempre allo stesso modo? Il pericolo serio della vita di ciascuno è l’abitudine al male, l’accettazione passiva degli eventi senza riflettere, senza comprendere ciò che è bene e ciò che è male. Il mondo abitua ad accettare tutto come normale, anche il male peggiore, l’ingiustizia, la violenza. In effetti il senso del peccato sembra scomparso, e di conseguenza anche la ribellione al male. Si comprende la continua insistenza del profeta quando invita ad ascoltare: “Ascoltate e porgete l’orecchio, non montate in superbia, perché parla il Signore”. Non si ascolta a causa della superbia e dell’orgoglio, che giustificano ogni nostro atteggiamento. Si preferisce l’analisi del proprio comportamento alla umiltà del confessare il proprio peccato. Non siamo più abituati a riconoscere il male che è dentro di noi. E quando lo vediamo all’opera fuori di noi, nella società, nella vita di un conoscente o di un amico, ci stupiamo, ci lamentiamo e giungiamo ad incolpare Dio stesso. Difficilmente ci interroghiamo. Esiste una forza e un mistero del male nella vita di ogni giorno, di fronte a cui è necessario interrogarsi per essere pronti quando giunge anche a noi. Geremia parla perché il suo popolo non sfugga questa domanda. Sì, noi possiamo fare il bene anziché il male solo se ascoltiamo, se accettiamo la correzione, se convertiamo il nostro cuore, se cambiamo noi stessi. “Se non mi ascolterete, io piangerò in segreto la vostra superbia, il mio occhio verserà lacrime, perché sarà deportato il gregge del Signore”. Dio non può fare altro che piangere davanti alla nostra superbia, perché essa porta solo lontano da lui e provoca distruzione e morte. Affidiamoci al Signore, perché solo nella sua parola possiamo trovare la vita e la felicità che cerchiamo.