PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Preghiera per i malati
Parola di Dio ogni giorno
Libretto DEL GIORNO
Preghiera per i malati
lunedì 1 dicembre


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Questo è il Vangelo dei poveri,
la liberazione dei prigionieri,
la vista dei ciechi,
la libertà degli oppressi.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Dal libro del profeta Isaia 2,1-5

Messaggio che Isaia, figlio di Amoz, ricevette in visione su Giuda e su Gerusalemme.
Alla fine dei giorni,
il monte del tempio del Signore
sarà saldo sulla cima dei monti
e s'innalzerà sopra i colli,
e ad esso affluiranno tutte le genti.
Verranno molti popoli e diranno:
"Venite, saliamo sul monte del Signore,
al tempio del Dio di Giacobbe,
perché ci insegni le sue vie
e possiamo camminare per i suoi sentieri".
Poiché da Sion uscirà la legge
e da Gerusalemme la parola del Signore.
Egli sarà giudice fra le genti
e arbitro fra molti popoli.
Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri,
delle loro lance faranno falci;
una nazione non alzerà più la spada
contro un'altra nazione,
non impareranno più l'arte della guerra.
Casa di Giacobbe, venite,
camminiamo nella luce del Signore.

 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Il Figlio dell'uomo
è venuto a servire,
chi vuole essere grande
si faccia servo di tutti.

Alleluia, alleluia, alleluia !

La prima lettura della Liturgia quotidiana dei giorni dell'Avvento è tratta dal profeta Isaia. Segue così sino al mercoledì della seconda settimana. L'intento è di aiutare attraverso le parole del profeta a contemplare i tempi nuovi che il Messia viene ad inaugurare. Isaia vive in un periodo di conflitti, come appare chiaramente nel capitolo 7 e nei capitoli 30 e 31. Egli però è spinto dal Signore a non rassegnarsi, a non cedere alla logica terribile delle guerre, al costume delle ingiuste alleanze o anche solo alla ricerca del proprio benessere a qualunque costo. E se altrove invita con la sua parola ad avere fiducia nella protezione di Dio, ora mostra il futuro che attende il popolo di Israele. È una visione di pace, del tutto inattesa in un tempo segnato dai conflitti e con il popolo imbrigliato nelle logiche egoiste e violente. La Liturgia della Chiesa, sin da questo primo giorno dell'Avvento, ci presenta quel che accadrà alla "fine dei giorni". Allora, dice il profeta, "il monte del tempio del Signore sarà saldo sulla cima dei monti… e ad esso affluiranno tutte le genti". È la visione della universalità della salvezza. Nessuno è escluso da essa. Tutti popoli saranno attratti – non costretti ma, appunto, attratti – dalla forza della sapienza che promana dal Signore. Dice il profeta: "da Sion uscirà la legge e da Gerusalemme la parola del Signore". E questa sapienza trasforma il cuore degli uomini e dei popoli che l'ascoltano e si instaurerà un tempo di pace tra tutti: "spezzeranno le loro lance e ne faranno aratri, delle loro lance faranno falci". Mentre muoviamo i primi passi dell'Avvento, la parola del profeta non solo ci mostra già la visione di salvezza che Gesù viene a realizzare in mezzo agli uomini, ma chi l'accoglie la inizia a vivere sin da ora. Per questo, mentre muoviamo i primi passi verso il Natale, possiamo già gustare almeno un poco quel che vivremo poi in pienezza.