PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Memoria dei poveri
Parola di Dio ogni giorno
Libretto DEL GIORNO
Memoria dei poveri
lunedì 22 giugno


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Questo è il Vangelo dei poveri,
la liberazione dei prigionieri,
la vista dei ciechi,
la libertà degli oppressi.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Dal libro della Genesi 12,1-9

Il Signore disse ad Abram:

"Vattene dalla tua terra,
dalla tua parentela
e dalla casa di tuo padre,
verso la terra che io ti indicherò.
Farò di te una grande nazione
e ti benedirò,
renderò grande il tuo nome
e possa tu essere una benedizione.
Benedirò coloro che ti benediranno
e coloro che ti malediranno maledirò,
e in te si diranno benedette
tutte le famiglie della terra".

Allora Abram partì, come gli aveva ordinato il Signore, e con lui partì Lot. Abram aveva settantacinque anni quando lasciò Carran. Abram prese la moglie Sarài e Lot, figlio di suo fratello, e tutti i beni che avevano acquistati in Carran e tutte le persone che lì si erano procurate e si incamminarono verso la terra di Canaan. Arrivarono nella terra di Canaan e Abram la attraversò fino alla località di Sichem, presso la Quercia di Morè. Nella terra si trovavano allora i Cananei.
Il Signore apparve ad Abram e gli disse: "Alla tua discendenza io darò questa terra". Allora Abram costruì in quel luogo un altare al Signore che gli era apparso. Di là passò sulle montagne a oriente di Betel e piantò la tenda, avendo Betel ad occidente e Ai ad oriente. Lì costruì un altare al Signore e invocò il nome del Signore. Poi Abram levò la tenda per andare ad accamparsi nel Negheb.

 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Il Figlio dell'uomo
è venuto a servire,
chi vuole essere grande
si faccia servo di tutti.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Nella confusione e nella dispersione dei popoli il Signore non abbandona mai l'uomo. Se ogni popolo si era costituito una terra dai confini delimitati, con una sua lingua, Dio invece chiama Abramo ad uscire proprio dalla sua terra, dalla sua patria e dalla sua casa. La storia della salvezza, quella di Abramo con Dio, comincia con un esodo. L'autore sacro sottolinea il comando di Dio: "Vattene dal tuo paese…verso il paese che io ti indicherò". Solo ascoltando l'invito del Signore ad uscire dai propri confini si può ricevere la benedizione, cioè la vita di Dio, ed essere motivo di benedizione per altri. La Bibbia sembra dire nell'inizio del racconto di Abramo che è nella rinuncia ad ascoltare solo se stessi e le proprie tradizioni che si può accogliere la visione universale della vita e del mondo. Infatti Abramo, l'uomo che obbedendo alla Parola di Dio ha lasciato la sua terra, è divenuto principio di unità e di vita per il mondo intero. Egli è il padre dei credenti, di coloro che scelgono di ascoltare Dio e di obbedire alla sua Parola. Ascoltare il Signore è incamminarsi su vie nuove. La fede di Abramo è concreta, è fatta di vita in mezzo a un popolo, di incontri, di tappe sino a giungere nella terra promessa, il paese di Canaan (così si chiamava la Palestina in quel tempo). Ma anche entrando nella terra promessa non termina la ricerca e l'ascolto del Signore. Dio infatti appare ad Abramo proprio quando giunge nella terra di Canaan e rinnova a lui la promessa. La compagnia di Dio è infatti benedizione, vita e prosperità. E Abramo ha bisogno di ricordare che Dio sta sempre con lui. Tale memoria, che è il cuore della vita del credente, libera Abramo dalla schiavitù degli idoli. A tale scopo costruisce un altare e accanto ad esso pianta la tenda. Abramo vuole vivere accanto al suo Signore, non vuole separarsi dal luogo della sua presenza. Ma sa che il Signore lo accompagnerà nel cammino della vita, anzi, sta davanti a lui per indicargli la strada. E sempre Abramo leverà la tenda e la pianterà là dove il Signore lo conduce. Egli diventa esempio del credente: non si radica nelle sue tradizioni, ma sa che la sua dimora è stare accanto a Dio per accompagnarlo nelle vie del mondo.