PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Memoria dei Santi e dei Profeti
Parola di Dio ogni giorno
Libretto DEL GIORNO
Memoria dei Santi e dei Profeti
mercoledì 11 novembre


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Voi siete una stirpe eletta,
un sacerdozio regale, nazione santa,
popolo acquistato da Dio
per proclamare le sue meraviglie.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Dal libro della Sapienza 6,1-12

Ascoltate dunque, o re, e cercate di comprendere;
imparate, o governanti di tutta la terra.
Porgete l'orecchio, voi dominatori di popoli,
che siete orgogliosi di comandare su molte nazioni.
Dal Signore vi fu dato il potere
e l'autorità dall'Altissimo;
egli esaminerà le vostre opere e scruterà i vostri propositi:
pur essendo ministri del suo regno,
non avete governato rettamente
né avete osservato la legge
né vi siete comportati secondo il volere di Dio.
Terribile e veloce egli piomberà su di voi,
poiché il giudizio è severo contro coloro che stanno in alto.
Gli ultimi infatti meritano misericordia,
ma i potenti saranno vagliati con rigore.
Il Signore dell'universo non guarderà in faccia a nessuno,
non avrà riguardi per la grandezza,
perché egli ha creato il piccolo e il grande
e a tutti provvede in egual modo.
Ma sui dominatori incombe un'indagine inflessibile.
Pertanto a voi, o sovrani, sono dirette le mie parole,
perché impariate la sapienza e non cadiate in errore.
Chi custodisce santamente le cose sante
sarà riconosciuto santo,
e quanti le avranno apprese vi troveranno una difesa.
Bramate, pertanto, le mie parole,
desideratele e ne sarete istruiti.
La sapienza è splendida e non sfiorisce,
facilmente si lascia vedere da coloro che la amano
e si lascia trovare da quelli che la cercano.

 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Voi sarete santi
perché io sono santo, dice il Signore.

Alleluia, alleluia, alleluia !

La vita del giusto, incoronato con il diadema regale, è un modello da imitare soprattutto per coloro che hanno responsabilità di governo. L'invito divino verso costoro è pieno di sollecitudine. A loro viene chiesto ciò che il Signore vuole da tutti, la ricerca della sapienza e della Parola di Dio: "Desiderate le mie parole, bramatele e ne riceverete istruzione" (v. 11). La Parola di Dio istruisce, insegna la via del bene e della giustizia. Per questo tutti, anche i forti e i re, sono chiamati a cercarla e a desiderarla. La Parola di Dio è per tutti, anche per i governanti. Essa dona un modo sapiente di interpretare la storia, aiuta a scrutare i segni dei tempi e ad avere visioni oltre i ristretti orizzonti abituali. La Bibbia, attribuendo l'origine del potere umano a Dio, non intende stabilire una teocrazia, quanto ricordare che nessuno è detentore assoluto del potere. Tutti sono sottomessi a Dio; da Lui, infatti, ricevono vita e forza. Ogni totalitarismo è, in fondo, una idolatria. Per questo governare è una responsabilità, anzi, un servizio. Chi governa deve imparare dal Signore, che "ha creato il piccolo e il grande e si cura ugualmente di tutti" (v. 7). C'è un principio di uguaglianza che la Sapienza afferma quando ancora l'idea dell'uguaglianza tra gli esseri umani non si era affermata, salvo qualche eccezione nel mondo ellenista. L'uguaglianza tra tutti, che implica come conseguenza un amore per tutte le creature, si radica nella creazione, quando Dio fece l'uomo e la donna a sua immagine e somiglianza. L'origine divina è la radice della uguaglianza tra tutti. Tale fondamento teologico chiede a tutti, ma in particolare a chi ha responsabilità di governo, di conservare e tutelare la dignità di ogni uomo dal concepimento sino alla morte naturale.