PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Preghiera per i malati
Parola di Dio ogni giorno

Preghiera per i malati

Nella Basilica di Santa Maria in Trastevere si prega per i malati.
Memoria di sant'Atanasio (295-373), vescovo di Alessandria d'Egitto.
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Libretto DEL GIORNO
Preghiera per i malati
lunedì 2 maggio

Nella Basilica di Santa Maria in Trastevere si prega per i malati.
Memoria di sant'Atanasio (295-373), vescovo di Alessandria d'Egitto.


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Questo è il Vangelo dei poveri,
la liberazione dei prigionieri,
la vista dei ciechi,
la libertà degli oppressi.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Dal libro degli Atti 16,11-15

Salpati da Tròade, facemmo vela direttamente verso Samotràcia e, il giorno dopo, verso Neàpoli e di qui a Filippi, colonia romana e città del primo distretto della Macedonia. Restammo in questa città alcuni giorni. Il sabato uscimmo fuori della porta lungo il fiume, dove ritenevamo che si facesse la preghiera e, dopo aver preso posto, rivolgevamo la parola alle donne là riunite. Ad ascoltare c'era anche una donna di nome Lidia, commerciante di porpora, della città di Tiàtira, una credente in Dio, e il Signore le aprì il cuore per aderire alle parole di Paolo. Dopo essere stata battezzata insieme alla sua famiglia, ci invitò dicendo: "Se mi avete giudicata fedele al Signore, venite e rimanete nella mia casa". E ci costrinse ad accettare.

 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Il Figlio dell'uomo
è venuto a servire,
chi vuole essere grande
si faccia servo di tutti.

Alleluia, alleluia, alleluia !

L'apostolo Paolo era entrato in Europa, mosso dallo "Spirito di Gesù". Era circa l'anno 50. Potremmo dire che l'Europa attendeva la predicazione del Vangelo, come mostrava il grido del Macedone. In verità, vi erano già a Roma seguaci di Gesù, probabilmente di origine ebraica, come ricordano gli stessi Atti degli Apostoli nel giorno di Pentecoste. Ma il viaggio ha una valenza simbolica per la sua proiezione missionaria. Filippi è la prima tappa di questo itinerario della predicazione della Parola di Dio verso Roma per opera di Paolo. Questa città, che derivava il proprio nome dal padre di Alessandro Magno, era una colonia romana. E forse proprio per questo, Paolo pensò di fare lì la sua prima tappa. Il testo, a questo punto, prosegue con il "noi" suggerendo l'aggregarsi di Luca alla missione dell'apostolo e di Sila. Ad accogliere Paolo a Filippi è un gruppo di donne, guidate da Lidia, una commerciante di tessuti, timorata di Dio. Costei, dopo aver ascoltato Paolo, si converte e chiede di essere battezzata. È una sola persona, eppure Luca si sofferma a sottolineare questo episodio. La predicazione del Vangelo infatti non è legata al numero degli aderenti, non è tesa alla dimensione numerica. Il Vangelo è teso a cambiare il cuore di ogni persona. È dal cambiamento dei singoli che sgorga la fraternità cristiana. La predicazione apostolica opera cambiando il cuore della gente e legando gli uni agli altri con un vincolo fraterno. L'insistenza di Lidia ad ospitare Paolo e i suoi compagni è in tal senso un frutto indispensabile della conversione evangelica. Non ci si converte a Gesù per se stessi o per la propria personale realizzazione. La conversione comporta l'unione con gli altri fratelli e le altre sorelle per formare assieme quell'unico popolo di Dio a cui il Signore affida il compito di predicare con le parole e con l'esempio la larghezza del suo amore. La fraternità che nasce dalla predicazione evangelica ha una sua immediata estroversione missionaria con le sue conseguenze anche sul piano sociale. È una consapevolezza che contrasta quel cristianesimo individualista che tante volte è entrato nella mentalità di tanti credenti. Dio - ribadisce il Concilio Vaticano II - ha scelto di salvare gli uomini radunandoli in un popolo perché fosse segno e strumento dell'unità della famiglia umana.