PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Preghiera per i malati
Parola di Dio ogni giorno

Preghiera per i malati

Nella Basilica di Santa Maria in Trastevere si prega per i malati.
Memoria di santa Madre Teresa di Calcutta.
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Libretto DEL GIORNO
Preghiera per i malati
lunedì 5 settembre

Nella Basilica di Santa Maria in Trastevere si prega per i malati.
Memoria di santa Madre Teresa di Calcutta.


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Questo è il Vangelo dei poveri,
la liberazione dei prigionieri,
la vista dei ciechi,
la libertà degli oppressi.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Dalla prima lettera di Paolo ai Corinzi 5,1-8

Si sente dovunque parlare di immoralità tra voi, e di una immoralità tale che non si riscontra neanche tra i pagani, al punto che uno convive con la moglie di suo padre. E voi vi gonfiate di orgoglio, piuttosto che esserne afflitti in modo che venga escluso di mezzo a voi colui che ha compiuto un'azione simile! Ebbene, io, assente con il corpo ma presente con lo spirito, ho già giudicato, come se fossi presente, colui che ha compiuto tale azione. Nel nome del Signore nostro Gesù, essendo radunati voi e il mio spirito insieme alla potenza del Signore nostro Gesù, questo individuo venga consegnato a Satana a rovina della carne, affinché lo spirito possa essere salvato nel giorno del Signore.
Non è bello che voi vi vantiate. Non sapete che un po' di lievito fa fermentare tutta la pasta? Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova, poiché siete azzimi. E infatti Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato! Celebriamo dunque la festa non con il lievito vecchio, né con lievito di malizia e di perversità, ma con azzimi di sincerità e di verità.

 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Il Figlio dell'uomo
è venuto a servire,
chi vuole essere grande
si faccia servo di tutti.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Dopo i primi quattro capitoli che costituiscono come una grande introduzione della Lettera, Paolo ora risponde ad alcuni quesiti sulla vita della comunità. Emerge dalle parole dell'apostolo quanto fosse forte il suo legame con la comunità di Corinto. Con decisione affronta il caso di incesto che si era verificato nella comunità e che deve essere risolto. È una pagina che ci spinge a riscoprire la responsabilità della correzione fraterna. È una dimensione spesso disattesa, sia per pigrizia sia per disinteresse. La correzione richiede infatti l'assunzione della responsabilità della fraternità. E comporta un lungo e paziente "lavoro" - che non esclude anche la fermezza - per cercare di cambiare il cuore di chi ha sbagliato e per permettere la crescita della comunità. La gravità del peccato richiede, come in questo caso, una altrettanto grave decisione per sradicare il male. Ma tutto ciò non è possibile senza l'amore, senza un amore paterno che sa correggere. Purtroppo, talora è la freddezza o, peggio, l'indifferenza, a guidarci. E quindi ci disinteressiamo dei fratelli e magari prendiamo decisioni affrettate e comunque fredde. L'apostolo Paolo ci insegna ad avere presente la salvezza anche di coloro che si sono macchiati di colpe gravi. La dura decisione presa con il peccatore è data "affinché lo spirito sia salvo nel giorno del Signore" (v. 5). Le sue prime parole sono di rimprovero perché questa erba non sia tolta con prontezza e rigore, contentandosi semplicemente di qualche parola di biasimo. La comunità, sostiene l'apostolo, è corresponsabile della santità di tutti i suoi membri: è perciò suo dovere, sia comunitario che di ciascun membro, correggere fraternamente i fratelli e le sorelle perché il male sia allontanato e l'unico corpo del Signore venga edificato secondo lo spirito evangelico. È il senso della correzione fraterna di cui si legge già nel Vangelo e che manifesta la effettiva solidarietà tra i membri dell'unica famiglia di Dio. L'immagine del lievito cattivo, quello della malizia e della perversità, fa comprendere la scrupolosa attenzione che si deve avere per sradicare il male. Mentre sono da scegliere gli "azzimi della sincerità e della verità" per far crescere secondo Dio la comunità dei credenti. Essa, una volta fermentata, deve a sua volta fermentare la città tutt'intera.