PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Memoria della Madre del Signore
Parola di Dio ogni giorno
Libretto DEL GIORNO
Memoria della Madre del Signore
martedì 20 dicembre


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Lo Spirito del Signore è su di te,
chi nascerà da te sarà santo.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Salmo 24 (23), 1-6

1 Di Davide. Salmo.
Del Signore è la terra e quanto contiene:
il mondo, con i suoi abitanti.

2 È lui che l'ha fondato sui mari
e sui fiumi l'ha stabilito.

3 Chi potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?

4 Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli,
chi non giura con inganno.

5 Egli otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.

6 Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.

 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Ecco, Signore, i tuoi servi:
avvenga a noi secondo la Tua Parola.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Normalmente questo Salmo è considerato legato alla liturgia di ingresso nel tempio al termine del pellegrinaggio. L'interrogativo rivolto al pellegrino giunto alla meta, «chi salirà il monte del Signore, chi starà nel suo luogo santo?» (v. 3), può riferirsi in verità all'intero cammino della vita del credente, come anche le scadenze liturgiche che è chiamato a vivere. Per il discepolo di Gesù possiamo perciò applicarlo all'itinerario settimanale che porta sino alla Liturgia Eucaristica del Giorno del Signore. Ebbene, chi potrà giungere al monte santo? Chi può essere accolto all'Eucaristia? La risposta è semplice e concreta: «Chi ha mani innocenti e cuore puro, chi non pronuncia menzogna, chi non giura con inganno» (v. 4). Il salmista parla di mani innocenti, ossia di mani buone, prive di violenza e di sopraffazione; parla poi di un cuore puro, ossia di un cuore pieno della Parola di Dio, purificato e reso libero da ogni schiavitù, plasmato dalla generosità dell'amore. Il Salmo parla anche di una bocca che serve la verità e non pronunzia menzogna: ossia che sa confortare ed esortare, senza giudicare e condannare. È questo il credente che può salire al monte di Dio e ricevere la sua benedizione. A tutti coloro che cercano il Signore con mani innocenti e cuore puro sarà svelato il volto di Dio. Lo vedrà dapprima «come in uno specchio», dice Paolo, nella comunità dei credenti, e poi «faccia a faccia» nella Gerusalemme del cielo. Le parole del Salmo ci invitano ad accogliere sin da ora in mezzo a noi il Signore come in una liturgia solenne. Dice il salmista: «Sollevate, porte, i vostri frontali, alzatevi, porte antiche, ed entri il re della gloria». Egli è «il Signore forte e potente, il Signore potente in battaglia» (vv. 7-8). È l'eco dell'incontro dell'Oreb, quando Dio rivelò a Mosè il suo nome: «Io sono il Signore che è con te e con il mio popolo per sempre».