PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Memoria di Gesù crocifisso
Parola di Dio ogni giorno
Libretto DEL GIORNO
Memoria di Gesù crocifisso
venerdì 17 febbraio


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Questo è il Vangelo dei poveri,
la liberazione dei prigionieri,
la vista dei ciechi,
la libertà degli oppressi.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Salmo 33 (32), 10-15

10 Il Signore annulla i disegni delle nazioni,
rende vani i progetti dei popoli.

11 Ma il disegno del Signore sussiste per sempre,
i progetti del suo cuore per tutte le generazioni.

12 Beata la nazione che ha il Signore come Dio,
il popolo che egli ha scelto come sua eredità.

13 Il Signore guarda dal cielo:
egli vede tutti gli uomini;

14 dal trono dove siede
scruta tutti gli abitanti della terra,

15 lui, che di ognuno ha plasmato il cuore
e ne comprende tutte le opere.

 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Il Figlio dell'uomo
è venuto a servire,
chi vuole essere grande
si faccia servo di tutti.

Alleluia, alleluia, alleluia !

I sei versetti del Salmo 33 che la liturgia pone sulle nostre labbra iniziano con l'affermazione della sovranità di Dio sulla storia umana. Il credente, illuminato dallo Spirito, legge in profondità la vicenda umana e scorge la mano di Dio che l'accompagna nel corso dei secoli. Gli uomini – soprattutto quando si lasciano guidare dal loro orgoglio e dalla sete di dominio – credono di essere alla guida della storia. E sono convinti che le conquiste ottenute con la sopraffazione siano salde e durature. In realtà tali conquiste hanno i piedi di argilla. Il salmista ci ricorda: «Il Signore annulla i disegni delle nazioni, rende vani i progetti dei popoli» (v. 10). Solo il Signore è la roccia salda su cui fondare il futuro, sia personale che collettivo, perché «il disegno del Signore sussiste per sempre, i progetti del suo cuore per tutte le generazioni» (v. 11). In tutte le pagine della Sacra Scrittura si narra della fedeltà dell'amore di Dio per le sue creature. Da parte di Dio è un legame indissolubile, che non si spezza. Purtroppo sono infinite le nostre infedeltà e i nostri tradimenti, lo sappiamo bene tutti per esperienza personale, ma il Signore mai ci abbandona, mai si ritrae dall'amarci e dal venirci in soccorso. Sono belle, e soprattutto vere, le parole del salmista che parla di Dio nel trono del cielo che «vede tutti gli uomini» (v. 13). Il Signore non è lontano, concentrato in se stesso e dimentico degli uomini e del suo popolo, lasciandoci in balia del male. No, ribadisce il salmista, il Signore «dal trono dove siede scruta tutti gli abitanti della terra» (v. 14), penetra sin nel più profondo dei cuori. E resta saldo nell'amore per noi. Certo, sa bene cosa c'è nel cuore di ognuno, conosce i pensieri e i disegni anche più segreti del nostro cuore. Del resto, il salmista ci ricorda «che (il Signore) di ognuno ha plasmato il cuore e ne comprende tutte le opere» (v. 15). Egli è più intimo a noi di quanto non lo siamo noi a noi stessi. Ma il suo sguardo non è quello di un giudice implacabile, pronto a giudicare e a condannare. No, Egli è un Padre che guarda i suoi figli per proteggerli, per salvarli dal male e dall'oppressione. Lo sguardo di Dio – che il salmista richiama – non è uno sguardo minaccioso, pronto a condannare. Certo, il Signore vede il peccato e la debolezza dell'uomo, ma vede «per liberarlo dalla morte e nutrirlo in tempo di fame» (v. 19). Dio ci guarda dal cielo per salvarci, non per condannarci. Questa affermazione del Salmo non solo non intristisce, essa porta gioia nel cuore del credente: perché può cantare la fedeltà di Dio. Di qui la beatitudine del popolo scelto da Dio per comunicare a tutti la salvezza: «Beata la nazione che ha il Signore come Dio, il popolo che egli ha scelto come sua eredità» (v. 12). È una beatitudine strettamente legata alla vocazione missionaria che il Signore affida al popolo: lo ha scelto per far giungere a tutti il suo amore.

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