PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Memoria di Gesù crocifisso
Parola di Dio ogni giorno
Libretto DEL GIORNO
Memoria di Gesù crocifisso
venerdì 6 ottobre


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Questo è il Vangelo dei poveri,
la liberazione dei prigionieri,
la vista dei ciechi,
la libertà degli oppressi.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Dal libro degli Atti 14,8-18

C'era a Listra un uomo paralizzato alle gambe, storpio sin dalla nascita, che non aveva mai camminato. Egli ascoltava Paolo mentre parlava e questi, fissandolo con lo sguardo e vedendo che aveva fede di essere salvato, disse a gran voce: "Àlzati, ritto in piedi!". Egli balzò in piedi e si mise a camminare. La gente allora, al vedere ciò che Paolo aveva fatto, si mise a gridare, dicendo, in dialetto licaònio: "Gli dèi sono scesi tra noi in figura umana!". E chiamavano Bàrnaba "Zeus" e Paolo "Hermes", perché era lui a parlare.
Intanto il sacerdote di Zeus, il cui tempio era all'ingresso della città, recando alle porte tori e corone, voleva offrire un sacrificio insieme alla folla. Sentendo ciò, gli apostoli Bàrnaba e Paolo si strapparono le vesti e si precipitarono tra la folla, gridando: "Uomini, perché fate questo? Anche noi siamo esseri umani, mortali come voi, e vi annunciamo che dovete convertirvi da queste vanità al Dio vivente, che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che in essi si trovano. Egli, nelle generazioni passate, ha lasciato che tutte le genti seguissero la loro strada; ma non ha cessato di dar prova di sé beneficando, concedendovi dal cielo piogge per stagioni ricche di frutti e dandovi cibo in abbondanza per la letizia dei vostri cuori". E così dicendo, riuscirono a fatica a far desistere la folla dall'offrire loro un sacrificio.

 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Il Figlio dell'uomo
è venuto a servire,
chi vuole essere grande
si faccia servo di tutti.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Tra gli ascoltatori di Paolo a Listri, la città dove si era rifugiato dopo la fuga da Iconio, c'è uno storpio fin dalla nascita. Paolo, seguendo l'esempio di Gesù, guarda negli occhi quell'uomo e legge nel profondo del suo cuore una domanda semplice ma decisiva: il desiderio di camminare. Subito l'apostolo interrompe la predicazione, o meglio la rende vera ed efficace. Si rivolge a quell'uomo e gli dice con autorevolezza: «Alzati, ritto in piedi!» Queste parole forti rivolte a quell'uomo indebolito entrano nelle fibra di quell'uomo e lo fanno rizzare in piedi. Lo storpio – nota Luca – «balzò in piedi e si mise a camminare». Il Vangelo fa risorgere gli uomini dalla loro paralisi, rinvigorisce le gambe rattrappite dall'amore per se stessi e ridona la dignità di stare "in piedi" e di non essere più schiavi dei numerosi spiriti cattivi di questo mondo. La stessa cosa aveva compiuto Pietro con lo storpio seduto a chiedere l'elemosina alla porta "bella" del tempio. Ma è anche quel che possono compiere i discepoli di ogni tempo – anche oggi – che confidano nella Parola del Signore. Spesso noi, credenti dell'ultima ora, disprezziamo quel "potere" di guarire che pure il Signore ci ha confidato. Quel presunto razionalismo che talora accampiamo non è altro che il rivestimento della nostra poca fede con cui umiliamo le parole evangeliche che il Signore continua a rivolgerci. I presenti, al vedere il miracolo di quell'uomo che balza in piedi, pensano che Barnaba e Paolo siano degli dèi e accorrono verso di loro per esaltarli. I due discepoli sanno che è il Signore che opera, sebbene attraverso di loro. Il miracolo, infatti, non è opera degli uomini ma del Vangelo, di quel piccolo libro che è fonte di vita per i discepoli e per chiunque lo ascolta.