PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Memoria di Gesù crocifisso
Parola di Dio ogni giorno
Libretto DEL GIORNO
Memoria di Gesù crocifisso
venerdì 12 gennaio


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Questo è il Vangelo dei poveri,
la liberazione dei prigionieri,
la vista dei ciechi,
la libertà degli oppressi.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Dal vangelo di Marco 2,1-12

Entrò di nuovo a Cafàrnao, dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone che non vi era più posto neanche davanti alla porta; ed egli annunciava loro la Parola.
Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone. Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un'apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: "Figlio, ti sono perdonati i peccati".
Erano seduti là alcuni scribi e pensavano in cuor loro: "Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?". E subito Gesù, conoscendo nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: "Perché pensate queste cose nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire al paralitico "Ti sono perdonati i peccati", oppure dire "Àlzati, prendi la tua barella e cammina"? Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra, dico a te - disse al paralitico -: àlzati, prendi la tua barella e va' a casa tua". Quello si alzò e subito presa la sua barella, sotto gli occhi di tutti se ne andò, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio, dicendo: "Non abbiamo mai visto nulla di simile!".

 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Il Figlio dell'uomo
è venuto a servire,
chi vuole essere grande
si faccia servo di tutti.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Dopo alcuni giorni nei quali si era recato in diversi villaggi della regione per predicare il Vangelo, Gesù torna di nuovo a Cafarnao e si reca nella casa di Pietro divenuta ormai la dimora abituale di quella piccola comunità. E, come di consueto, in tanti accorrono a bussare a quella porta. E si ripete quel clima di euforia e di festa che si creava ovunque attorno a Gesù. L'animo della gente che accorreva si riempiva sempre più di speranza e nei volti si vedeva crescere il desiderio di star bene, di avere una vita più serena, un futuro meno angosciato. Ormai in tanti credevano che finalmente era giunto il tempo della pace e della concordia. E quindi anche per un paralitico c'era speranza di guarigione. Alcuni amici lo presero e lo portarono da Gesù. Costoro, giunti alla porta, non riescono a entrare a motivo della grande folla. Per nulla rassegnati, salgono sul tetto della casa con il paralitico, lo scoperchiano e calano il malato nella stanza dove stava Gesù. È sorprendente l'amore di questi amici per quel malato. Non solo non si rassegnano di fronte alle difficoltà che trovano, come invece accade spesso a noi che cediamo alla prima difficoltà che incontriamo, ma si inventano l'impossibile pur di aiutarlo. L'insistenza dell'amore che quei quattro amici hanno per il paralitico e la fiducia che ripongono nella forza guaritrice di quel giovane profeta, sono i due pilastri che ci introducono nel miracolo che sta per accadere. Gesù, appena vede quel malato, lo guarisce in maniera ancor più grande di quel che tutti si aspettavano. Non solo lo fa rialzare dal suo lettuccio ma gli perdona anche i peccati. Quel paralitico si rialza sia nel corpo che nel cuore. È guarito in maniera piena. Come tutti, anche quel malato aveva bisogno di essere sanato nel cuore e non solo nel corpo. È il senso della missione evangelizzatrice di Gesù: tutti hanno bisogno di convertire il proprio cuore al Vangelo. Anche ai poveri e ai deboli va annunciato il Vangelo dell'amore perché a loro volta possano comunicarlo agli altri. Con questo miracolo Gesù mostra che la salvezza non solo appartiene anche ai poveri, ma è dalla vicinanza a loro che inizia il nuovo regno che è venuto a inaugurare.

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