PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

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Festa dei santi Cirillo (+869) e Metodio (+885), padri delle Chiese slave e patroni d'Europa. Leggi di più

Libretto DEL GIORNO
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giovedì 14 febbraio

Festa dei santi Cirillo (+869) e Metodio (+885), padri delle Chiese slave e patroni d'Europa.


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Io sono il buon pastore,
le mie pecore ascoltano la mia voce
e diventeranno
un solo gregge e un solo ovile.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Dal libro della Genesi 2,18-25

E il Signore Dio disse: "Non è bene che l'uomo sia solo: voglio fargli un aiuto che gli corrisponda". Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di animali selvatici e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all'uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l'uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome. Così l'uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli animali selvatici, ma per l'uomo non trovò un aiuto che gli corrispondesse. Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull'uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e richiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio formò con la costola, che aveva tolta all'uomo, una donna e la condusse all'uomo. Allora l'uomo disse:

"Questa volta
è osso dalle mie ossa,
carne dalla mia carne.
La si chiamerà donna,
perché dall'uomo è stata tolta".

Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno un'unica carne.
Ora tutti e due erano nudi, l'uomo e sua moglie, e non provavano vergogna.


 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Vi do un comandamento nuovo:
che vi amiate l'un l'altro.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Dio si preoccupa di fare all'uomo «un aiuto che gli corrisponda». «Non è bene - infatti - che l'uomo sia solo». Questa affermazione di Dio posta all'inizio della vita umana racchiude un grande segreto di sapienza e di vita, che non riguarda solo l'uomo e la donna e la loro unione, ma l'umanità intera. Nessuno è fatto per la solitudine, nessuno è fatto per essere e per vivere da solo. La solitudine è sempre amara, non fa bene a nessuno. Potremmo dire che neppure Dio ama la solitudine. Egli infatti è tre Persone. Questo mistero sta nel cuore della fede cristiana: Dio è Padre, Figlio e Spirito Santo, pur essendo un unico Dio. La comunione di vita fra le tre Persone divine è il mistero della sua vita intima, se così possiamo balbettare, e la ragione della sua vita di amore per gli uomini. Non appena scorge l'uomo bisognoso di aiuto, essa si apre: il Padre invia il Figlio e poi viene donato agli uomini lo Spirito Santo. La comunione sta all'origine e alla fine di tutto. Per questo non è bene che l'uomo sia solo. L'uomo, nota l'autore biblico, passa in rassegna tutti gli animali, a cui impone il nome, ma non trova in essi nessuno che possa riempirgli il vuoto di amore, uno che «gli corrisponda». Il modo in cui la narrazione presenta la creazione della donna vuole significare l'unità e la complementarità originaria esistente tra uomo e donna, sottolineata molto bene dalle parole dell'uomo: «Questa volta è osso dalle mie ossa, carne dalla mia carne». Queste parole indicano l'appartenenza a un'unica realtà, famiglia o popolo che sia. Le pronunciano in modo simile, ad esempio, gli abitanti del Regno del Nord quando vanno da Davide a Ebron chiedendogli che sia anche loro re: «Ecco noi siamo tue ossa e tua carne» (2Samuele 5,1). Si indica un'appartenenza reciproca, una comunione, un'alleanza che implica un impegno. Il brano giustamente pone qui l'origine dalla famiglia, la prima risposta alla solitudine e all'individualismo, la prima cellula della società, da cui tutto dipende: «Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno un'unica carne». Al di là del linguaggio narrativo della Bibbia, il messaggio di questo testo indica che la famiglia implica una profonda e originaria unità di uomo e donna, che gli uomini non possono annullare.

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