Memoria di san Girolamo, dottore della Chiesa, morto a Betlemme nel 420. Tradusse la Bibbia nella lingua latina. Preghiera perché la voce della Scrittura sia udita in ogni lingua. Leggi di più
Memoria di san Girolamo, dottore della Chiesa, morto a Betlemme nel 420. Tradusse la Bibbia nella lingua latina. Preghiera perché la voce della Scrittura sia udita in ogni lingua.
Lettura della Parola di Dio
Alleluia, alleluia, alleluia !
Chiunque vive crede in me
non morrà in eterno.
Alleluia, alleluia, alleluia !
Dal libro del profeta Zaccaria 2,5-9.14-15
Alzai gli occhi, ed ecco un uomo con una fune in mano per misurare. Gli domandai: "Dove vai?". Ed egli: "Vado a misurare Gerusalemme per vedere qual è la sua larghezza e qual è la sua lunghezza". Allora l'angelo che parlava con me uscì e incontrò un altro angelo, che gli disse: "Corri, va' a parlare a quel giovane e digli: "Gerusalemme sarà priva di mura, per la moltitudine di uomini e di animali che dovrà accogliere. Io stesso - oracolo del Signore - le farò da muro di fuoco all'intorno e sarò una gloria in mezzo ad essa"".
Rallégrati, esulta, figlia di Sion,
perché, ecco, io vengo ad abitare in mezzo a te.
Oracolo del Signore.
Nazioni numerose aderiranno in quel giorno al Signore
e diverranno suo popolo,
ed egli dimorerà in mezzo a te
e tu saprai che il Signore degli eserciti
mi ha inviato a te.
Alleluia, alleluia, alleluia !
Se tu credi, vedrai la gloria di Dio,
dice il Signore.
Alleluia, alleluia, alleluia !
Subito dopo Aggeo viene inviato al popolo di Israele un suo contemporaneo, il profeta Zaccaria, sacerdote legato a Ezechiele. Zaccaria si impegna a sostenere con la Parola di Dio il popolo tornato a Gerusalemme dall'esilio in Babilonia. Il profeta vede una città ove non ci saranno più mura, non solo perché è impossibile circondarla per la sua vastità ma anche perché è destinata ad accogliere tutti: "Gerusalemme sarà priva di mura, per la moltitudine di uomini e di animali che dovrà accogliere". E Dio stesso sarà il suo muro, un muro di fuoco che difenderà la città: "Io stesso - oracolo del Signore - le farò da muro di fuoco all'intorno e sarò una gloria in mezzo ad essa". La caratteristica della Gerusalemme del cielo è quella di essere una città senza confini, senza mura che dividono, appunto com'è l'amore di Dio, senza confini perché nessuno è escluso dal suo abbraccio. Dio stesso, infatti, l'abiterà: "Ecco, io vengo ad abitare in mezzo a te". E Dio è perciò la sua gioia, la sua consolazione, la sua difesa. La presenza di Dio, larga e senza confini, attrae a sé tutti i popoli. È una visione dell'universalità della promessa di Dio che sarà piena con la venuta del Messia, Gesù di Nazareth. Il Vangelo di Gesù è nella sua sostanza l'annuncio della salvezza per tutti i popoli, per tutte le nazioni. E il profeta Zaccaria l'aveva già preannunciato: "Nazioni numerose aderiranno in quel giorno al Signore e diventeranno suo popolo ed egli dimorerà in mezzo a te". Questa visione del profeta è già iniziata e noi ne siamo partecipi.