PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Preghiera della Vigilia
Parola di Dio ogni giorno
Libretto DEL GIORNO
Preghiera della Vigilia
sabato 22 marzo


Lettura della Parola di Dio

Lode a te, o Signore, sia lode a te.

Chiunque vive e crede in me
non morrà in eterno.

Lode a te, o Signore, sia lode a te.

Dal libro del profeta Michea 7,14-15.18-20

Pasci il tuo popolo con la tua verga,
il gregge della tua eredità,
che sta solitario nella foresta
tra fertili campagne;
pascolino in Basan e in Gàlaad
come nei tempi antichi.
Come quando sei uscito dalla terra d'Egitto,
mostraci cose prodigiose.
Quale dio è come te,
che toglie l'iniquità e perdona il peccato
al resto della sua eredità?
Egli non serba per sempre la sua ira,
ma si compiace di manifestare il suo amore.
Egli tornerà ad avere pietà di noi,
calpesterà le nostre colpe.
Tu getterai in fondo al mare tutti i nostri peccati.
Conserverai a Giacobbe la tua fedeltà,
ad Abramo il tuo amore,
come hai giurato ai nostri padri
fin dai tempi antichi.

 

Lode a te, o Signore, sia lode a te.

Se tu credi, vedrai la gloria di Dio,
dice il Signore.

Lode a te, o Signore, sia lode a te.

Il profeta Michea invoca Dio che, come un pastore, si preoccupa del suo gregge, Israele. Egli è consapevole che il Signore ha curato il suo popolo fin da quando lo ha fatto uscire dall'Egitto, liberandolo dalla schiavitù del faraone. Con l'immagine del pastore evoca la cura attenta e premurosa, la protezione dell'unità del gregge altrimenti disperso, la difesa delle pecore, anche a costo della propria vita. E invoca il pastore perché continui ad agire ancora in favore del suo popolo. Due sono le modalità con le quali tale intervento divino dovrà mostrarsi. La prima è il perdono: "Quale dio è come te, che toglie l'iniquità e perdona il peccato al resto della sua eredità?". La seconda, la fedeltà nell'amore: "Egli tornerà ad avere pietà di noi, calpesterà le nostre colpe. Tu getterai in fondo al mare tutti i nostri peccati". Il Signore è davvero il pastore buono che si prende cura del suo popolo, partendo proprio dal perdono, che più di ogni altra cosa rivela chi sia il Dio di Israele e quanto sia differente dagli idoli. L'immagine del pastore sarà ripresa da Gesù: egli stesso si presenta come il pastore che conosce le sue pecore, le chiama per nome e le fa entrare nell'ovile. E, se ce n'è una che si perde, lascia le altre per andare a cercarla. Preghiamo il Signore perché possiamo ascoltare la sua voce di pastore buono ed essere un solo gregge, facendoci guidare solo da lui e imparando a vivere la sua stessa misericordia.

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