Preghiera per la pace. Meditazione sul Libro del Siracide (28,1-12)
22 Августейший 2022 | продолжительность: 27:40
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Come tutti i mesi siamo riuniti per pregare il Signore per la pace nel mondo. Per i paesi e le terre, i cui nomi tra poco verranno ricordati, accenderemo delle luci al cielo pasquale. Lo facciamo in questo giorno in cui la chiesa celebra Maria, regina della pace, e noi a lei affidiamo i popoli e le terre in guerra, alla sua protezione, alla sua intercessione. Accenderemo le luci al cielo della Pasqua, quella luce che viene quando la prima parola del Risorto è “Pace a voi”. Veniamo in questa chiesa questa sera seguendo l'invito del Signore “Pregate incessantemente”; ce lo chiede il Signore, ce lo chiede l'urgenza della guerra, più vicina in Ucraina e nelle terre ferite, anche lontano, dai combattimenti. Ogni domenica nella celebrazione noi ricordiamo questa parola di Gesù “Vi lascio la pace vi do la mia pace”. A chi ha lasciato la pace il Signore Gesù? La lascia ai suoi discepoli, la lascia alla comunità che lui ha riunito e la lascia come una via, come un cammino, col quale è possibile vivere insieme. E’ possibile vivere insieme senza farsi del male, senza farsi violenza, senza uccidersi tra fratelli, tra sorelle; non la lascia come qualcosa di dato una volta per tutte e per sempre, ma come un cammino di lavoro e di servizio, come un servizio paziente, come una ricerca. “Non come la dà il mondo io la do a voi”. Gesù lascia la pace con un come, un come da ricercare e da testimoniare, da conoscere. Ci aiuta questa sera la sapienza del Siracide, il cui autore conosce un tempo di dominio, conosce cos'è la persecuzione. “Perdona l'offesa al tuo prossimo e per la tua preghiera ti saranno rimessi i peccati”.
0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio
7:58 Lettura del Libro del Siracide (28,1-12)
10:17 Commento sul Libro del Siracide (28,1-12)
Sul Libro del Siracide
(Sir 28,1-12)
Chi si vendica subirà la vendetta del Signore,
il quale tiene sempre presenti i suoi peccati.
Perdona l'offesa al tuo prossimo
e per la tua preghiera ti saranno rimessi i peccati.
Un uomo che resta in collera verso un altro uomo,
come può chiedere la guarigione al Signore?
Lui che non ha misericordia per l'uomo suo simile,
come può supplicare per i propri peccati?
Se lui, che è soltanto carne, conserva rancore,⊥
chi espierà per i suoi peccati?
Ricòrdati della fine e smetti di odiare,
della dissoluzione e della morte e resta fedele ai comandamenti.
Ricorda i precetti e non odiare il prossimo,
l'alleanza dell'Altissimo e dimentica gli errori altrui.
Astieniti dalle risse e diminuirai i peccati,
perché l'uomo passionale attizza la lite.
Un uomo peccatore semina discordia tra gli amici
e tra persone pacifiche diffonde la calunnia.
Il fuoco divampa in proporzione dell'esca,
⌈così la lite s'accresce con l'ostinazione;⌉
il furore di un uomo è proporzionato alla sua forza,
la sua ira cresce in base alla sua ricchezza.
Una lite concitata accende il fuoco,
una rissa violenta fa versare sangue⊥.
Se soffi su una scintilla, divampa,
se vi sputi sopra, si spegne;
eppure ambedue le cose escono dalla tua bocca.
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