Vite al freddo tra dolore e speranza: Edwin, Modesta e una memoria che non finisce…..

Cari amici,

l'inverno continua ad essere duro per chi è senza dimora. Domenica scorsa, di fronte ad un'altra morte per freddo, quella di Edwin, un senzatetto che si riparava nei pressi di San Pietro, papa Francesco ha rivolto un appello:  "Pensiamo a cosa ha sentito quest’uomo, 46 anni, ha detto nel freddo, ignorato da tutti, abbandonato, anche da noi". Vai al video

Una domanda a cui non vogliamo sottrarci. Pensare a chi soffre per strada, nel freddo dell'inverno, ci spinge a trovare soluzioni possibili, attivando un circuito di solidarietà e scoprendo, spesso, risorse umane e materiali inaspettate.
In questi giorni a Roma abbiamo aperto altri nuovi luoghi di accoglienza: nella chiesa del Buon Pastore, da tempo inutilizzata per il culto; in una palestra dell’Università popolare dello sport, in zona Tuscolana, e nel quartiere Ostiense, in collaborazione con la Comunità di San Paolo. Guarda le immagini

Vanno ad aggiungersi a quelli già avviati nella chiesa di San Calisto e in diversi luoghi della periferia, dove presto speriamo di aprirne altri. Inoltre, diversi alberghi si sono resi disponibili ad ospitare persone senza dimora, grazie anche al sostegno economico di alcuni amici. In questo modo, sempre nella capitale, i 100 posti che ordinariamente eravamo in grado di assicurare nel periodo invernale, sono quasi raddoppiati.
Ci sono anche altre forme di aiuto, come l’accoglienza diurna, il servizio docce, e l’aggiornamento dell’app della Guida DOVE (mangiare, dormire, lavarsi) di Roma che aiuta chi ne ha bisogno - e chi vuole aiutare - a orientarsi nel mondo della solidarietà.
C'è la sinergia con tanti - singoli, associazioni - in questa rete solidale che protegge la vita dei poveri. Anche al nostro appello per raccogliere coperte e aiutarci a distribuirle – insieme a pasti caldi
avete risposto con larghezza. Leggi

Iniziamo così a sconfiggere insieme il virus dell’indifferenza, che genera solitudine, abbandono e anche, troppo spesso, morte.

A chi ha perso la vita per la durezza della vita sulla strada è dedicata la memoria di Modesta, che prende il via domenica 31 gennaio, nell’anniversario della morte per mancanza di soccorsi di questa donna anziana, che viveva alla Stazione Termini. Nelle liturgie che verranno celebrate, a Santa Maria in Trastevere e in tante chiese di Roma e d’Italia, faremo memoria, ricordandone i nomi e le storie, di chi ha vissuto in strada e oggi non c‘è più. Vai al calendario delle celebrazioni. Trasmissione in streaming del 31/1 alle 12

Sono storie di dolore e di abbandono, ma anche di amicizia, di lotta contro la povertà, lenite dalla tenerezza di un abbraccio e dal calore di una casa. Sono queste che vogliamo continuare a scrivere, perché non si debbano più contare le vittime dell’indifferenza, ma si possa realizzare un mondo più umano e fraterno.

Approfondimenti

La storia di Modesta Valenti

La chiesa di San Calisto, la prima ad accogliere i senza dimora

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