Un filo di vita scorre per i condannati a morte. 3 notizie da leggere

Un filo di vita scorre per i condannati a morte: è la speranza che nasce da una mobilitazione internazionale di persone che scrivono lettere ai detenuti; di Città per la Vita che accendono i loro monumenti il 30 novembre; di migliaia di sottoscrittori di petizioni online che chiedono una giustizia che non spezzi mai la vita. In questa e-mail condividiamo con te novità e aggiornamenti di questo percorso, mentre ci avviciniamo al 30 novembre, Giornata mondiale contro la pena di morte e giornata delle Cities for Life.

 

Dagli schermi, ma veramente connessi

Il 30 novembre alle ore 17:30 l’evento globale “No Justice without Life” farà accendere tanti schermi, luci che illumineranno le stanze di migliaia di persone che si sono già iscritte per seguire il webinar con attivisti, esperti e condannati a morte. Altri due illustri ospiti si aggiungono: l’ex ministro della giustizia del Burkina Faso, Bessolé René Bagoro, e Tawakkol Karman, attivista yemenita, Nobel per la Pace 2011. Collegati anche tu e condividi sui social con gli hashtag #stand4humanity e #nodeathpenalty.

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Un’amicizia di penna che dura da 12 anni


Oggi esce il libro “La seconda lettera” di Laura Bellotti, con prefazione di Mario Marazziti. Racconta una corrispondenza lunga dodici anni, tra James Aren Duckett, un agente di polizia che da più di 30 anni ha una condanna a morte che lo aspetta nella Florida State Prison, e una donna italiana, che ha anche il dono della scrittura, Laura Bellotti. Sono pagine di saggezza, in cui la forza dell’amicizia aiuta James, che si dichiara innocente, a mantenere la sua umanità nel braccio della morte, dove tutto sembra non avere più senso.


Pervis Payne non è più nel braccio della morte

Il giudice della contea di Shelby in Tennessee ha revocato la condanna a morte emessa più di 30 anni fa nei confronti di Pervis Payne: è stata riconosciuta la disabilità mentale. Payne si dichiara innocente e anche il suo processo ha suscitato una mobilitazione internazionale perché gli fosse garantito appieno il diritto alla difesa, come alla fine è stato. Tra le voci per la salvezza della vita di Pervis Payne c’è anche quella di migliaia di sottoscrittori dell’appello lanciato da Sant’Egidio sul sito della campagna internazionale No Death Penalty. La notizia giunge a due giorni dal Thanksgiving: c’è da ringraziare per questo risultato processuale, che lascia più spazio alla vita e mette all’angolo la pena di morte, che si abbatte sui più indifesi e anche sugli innocenti.

Sui siti www.santegidio.org e nodeathpenalty.santegidio.org potrai seguire gli aggiornamenti della campagna. Con l’iscrizione a Zoom invece potrai seguire il webinar con traduzione simultanea in italiano, inglese e spagnolo.

 

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