Sant'Egidio, “Strade di Pace”: 6 proposte per affrontare immigrazione. Morcone: “Superare fakenews: in Europa non c'è invasione”

 Intervenendo all'incontro internazionale "Strade di Pace" promosso dalla Comunità di Sant'Egidio a Munster e Osnabruck, in Germania, il capo gabinetto del Ministero Interno, Mario Morcone, ha denunciato l'ipocrisia con cui il tema è affrontato a livello europeo, evidenziando che "solo Germania, Olanda e Svezia hanno tenuto alti i valori di solidarietà". A proposito dell'Italia, il dirigente del Viminale si è detto "orgoglioso" di aver collaborato con Sant'Egidio all'apertura dei corridoi umanitari e ha invitato a "superare le fake news sui migranti", sottolineando che "in Europa non c'è nessuna invasione"
Daniela Pompei, responsabile immigrazione di Sant’Egidio, ha presentato i buoni risultati raggiunti con i corridoi umanitari, che dal febbraio 2016 hanno permesso di accogliere in Italia già 900 profughi siriani attraverso una via legale e sicura, suscitando tra la popolazione una “solidarietà contagiosa”. L’integrazione è la vera questione che ci troviamo ad affrontare – afferma Pompei -  presentando sei proposte concrete e percorribili per rispondere alla questione migratoria: la sponsorship per profughi e per persone in situazione di vulnerabilità; facilitare e allargare il ricongiungimento familiare; allargare e aumentare i numeri per il reinsediamento dei rifugiati dai paesi di transito verso i paesi europei; applicare la direttiva europea sulla Protezione Temporanea; considerare vie legali di ingresso per i migranti economici o i rifugiati ambientali; rafforzare la Cooperazione e i rapporti con i paesi africani. “Integrazione – conclude Pompei – non è una parola semplice ma è la via irrinunciabile per vivere insieme”.