Etiopia-Italia, sola andata. Un réportage sui corridoi umanitari dal Corno d'Africa su Tv2000

Ospite della trasmissione Marco Impagliazzo

La crisi politica e la povertà non fermano la generosità dell’Etiopia, che accoglie quasi un milione di profughi. Alcuni di loro cercano di ricostruirsi una vita in Italia, grazie ai corridoi umanitari. L’Etiopia ha un tasso di crescita tra i più alti al mondo, ma un reddito pro capite tra i più bassi. È un Paese in cui abbondano le malattie e latitano i medici, si esporta energia elettrica ma decine di milioni di persone vivono senza corrente. In mezzo a una crisi politica che ha portato a dichiarare lo stato d’emergenza, e mentre proseguono le violenze legate alla questione etnica tra oromo, amhara e minoranza tigrina, non si ferma la solidarietà con gli oltre 900 mila rifugiati accolti dal Paese: eritrei, sudsudanesi, yemeniti, somali, sfollati interni. Il reportage di Vito D’Ettorre da Addis Abeba descrive le grandi potenzialità di una nazione in crescita, quello dai campi profughi racconta le storie di chi è scappato dalla guerra e cerca ora, attraverso i corridoi umanitari, di ricominciare una vita normale in Italia. L’ospite in studio con Andrea Sarubbi è Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, che insieme alla Cei ha siglato con lo Stato italiano un apposito Protocollo d’intesa: i primi profughi sono già arrivati, ed entro la fine dell’anno o i primi mesi del 2019 ne verranno distribuiti 500 in 18 diocesi, disposte ad accoglierli come se fossero in famiglia