Alla Scuola della Pace, dall'Italia al mondo, Sant’Egidio a ogni età insegna a vivere insieme #worldteachersday

Giornata mondiale degli insegnanti 2018

L’Unesco e l’Unicef rivolgono un appello affinché tutti i bambini e i giovani possano esercitare il loro diritto a un’educazione di qualità e ad un futuro migliore.

In questo spirito ricordiamo le tante Scuole della Pace nel mondo, dove migliaia di persone, tantissimi giovani, si prendono cura della crescita dei più giovani, in modo totalmente gratuito. Perchè si può insegnare e vivere la pace a ogni età: lo sanno gli anziani della Comunità di Sant’Egidio del Tiburtino che esprimono la loro solidarietà con i profughi che vivono nelle vicinanze organizzando una scuola di italiano che costituisce un ponte tra generazione e popoli diversi. Lo sanno i Giovani per la Pace che in America Latina, contrastano la violenza diffusa tra i giovanissimi facendo scuola nelle periferie delle megacities, ma anche in Asia e in Africa aprono luoghi dove si superano le differenze etniche e si impara a rispettare e amare l'altro.

Ma oggi dedichiamo questa giornata in particolare  a quel manipolo di insegnanti, profughi anche essi, che  da qualche anno  nel grande campo profughi di Nyumanzi in Uganda con entusiasmo e determinazione manda avanti la scuola per un migliaio di coloratissimi bambini, pur in mezzo a tante difficoltà, grazie anche alla Cooperazione Italiana e al sostegno di tanti.

Così si mette in pratica e si diffonde il segreto delle scuole della pace che consiste nel  “porre le basi di un futuro diverso per chi sembra condannato alla marginalità e al fallimento: una bambina e un bambino, se protetti e amati, se educati a non temere l’altro, saranno un uomo e una donna migliori, capaci di rigettare la violenza, di vivere in pace con tutti” ( da Alla scuola della pace, p. 272-273).