Ecologia, sviluppo solidale e sostenibilità: la Green Community di Sant'Egidio a Bukavu in Congo

Sono iniziati il 19 ottobre i corsi universitari del progetto Bukavu – Green Community promosso da Sant’Egidio in Kivu.

Nelle aule del campus universitario della UCB (Università Cattolica di Bukavu) 30 ingegneri provenienti da Bukavu e Goma hanno iniziato a seguire il primo semestre del corso di perfezionamento sulla progettazione, realizzazione e gestione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Il corso terminerà, con il secondo semestre, ad aprile 2019.
Nel quadro dell’accordo bilaterale sulla cooperazione ambientale tra Ministero dell’Ambiente italiano e Ministero della Conservazione della Natura e dello Sviluppo Sostenibile della Repubblica Democratica del Congo, il progetto si pone, in 3 anni, 3 ambiziosi obiettivi. Offrire FORMAZIONE di alto livello a laureati congolesi in ingegneria nei campi dell’energia da fonti rinnovabili e del corretto uso e riuso di acqua e rifiuti. Avviare delle cooperative di LAVORO nel settore dell’energia solare che, nate come spin off del progetto stesso, possano rapidamente trovare un loro spazio imprenditoriale nelle realtà locali. Installare alcuni siti di produzione di ENERGIA elettrica da fonti rinnovabili a servizio di istituzioni e comunità locali, in luoghi dove la corrente elettrica è molto spesso assente e non è per tutti.

L’alto livello della formazione è garantito dalla partnership con professori di due Università di assoluto livello come il Politecnico di Torino e l’Università Cattolica di Bukavu. Come ha detto il Segretario Generale del Ministero dell’Ambiente Congolese in occasione della sua visita a Bukavu ‘Abbiamo un enorme bisogno di competenze che restino nel tempo. Formazione e Lavoro è il binomio giusto, perché i giovani sappiano e sappiano fare e … non se ne vadano via, ma spendano qui nel loro territorio ciò che hanno appreso’.

Tra gli impianti ad energia solare previsti, 2 sono particolarmente significativi per Sant’Egidio. Il primo sarà realizzato nell’area del Centro per la Pace che Sant’Egidio sta completando a Bukavu e sarà il più grande realizzato finora in Kivu Sud con una potenza di 70kW. Darà energia a tutta l’area circostante e in particolare fornirà elettricità al più grande liceo della città e al vicino campus universitario. Dunque energia pulita per i giovani e per l’educazione.
Il secondo sarà invece realizzato a Goma nell’area della scuola primaria intitolata a Floribert Bwana Chui, martire della resistenza alla corruzione. Sarà a servizio della scuola e del quartiere circostante, Mugunga, che da campo profughi si è nel tempo trasformato nel quartiere più periferico all’estremità ovest di Goma. Dunque energia pulita per la crescita delle periferie.
Tanto l’entusiasmo a inizio corso tra gli studenti ma anche tra i docenti, contagiati da quello spirito di Sant’Egidio che è amore per l’Africa, fede che uno sviluppo solidale e sostenibile sia possibile, speranza che l’Africa possa non ripetere gli errori già compiuti in molte altre area del pianeta ed evitare una sconsiderata corsa all’utilizzo di risorse non rinnovabili ed altamente inquinanti per la produzione di energia.